ANCONA - Il Comune di Ancona ha messo a disposizione mezzo milione di euro per le imprese locali colpite dall’emergenza Covid, utilizzando fondi del progetto Waterfront 3.0, accogliendo 102 domande arrivate da micro, piccole e medie società attive dei settori del commercio, dell’artigianato, del turismo, della cultura e dei servizi. Ma a oltre un anno di distanza dal bando emesso da Palazzo del Popolo solo metà dei beneficiari (esattamente 52) ha presentato domanda di pagamento sulla piattaforma Sigef e appena uno su 4 (27) aveva le carte in regola per la liquidazione dei contributi a fondo perduto, per un importo complessivo di 130 mila euro.
Dati che risultano da una determina della direzione Urbanistica, Edilizia pubblica, porto e Mobilità (competente per i fondi Fers erogati nel 2017 dalla Regione Marche per la strategia di sviluppo Waterfront 3.0) che fa il punto sull’erogazione effettiva dei contributi.
Delle 108 domande pervenute nei termini ne erano state dichiarate ammissibili 102, per un contributo massimo di 5.000 euro a impresa e un importo complessivo di 487.405 euro. Ma alla data dell’11 aprile scorso risultavano in Comune presentate solo 52 domande di pagamento. E poco più della metà, almeno per ora, hanno superato la verifica degli uffici comunali relativa al Durc per la regolarità contributiva e sulla documentazione certificativa di spesa attestanti la realizzazione degli investimenti oggetto del contributo.
Al momento sono pertanto liquidabili solo 27 domande di pagamento, per un importo pari a € 130.603 euro. «Per le restanti domande di pagamento - spiega la determina - è in corso l’istruttoria e si provvederà alla liquidazione dei rispettivi contributi con successivi atti».