Ancona, sentiero (quasi) ai minimi termini: «Salvate lo Stradello di Mezzavalle»

Ancona, sentiero (quasi) ai minimi termini: «Salvate lo Stradello di Mezzavalle»
Ancona, sentiero (quasi) ai minimi termini: «Salvate lo Stradello di Mezzavalle»
di Roberto Senigalliesi
3 Minuti di Lettura
Domenica 25 Giugno 2023, 02:40 - Ultimo aggiornamento: 11:03

ANCONA - Giovedì una signora ha avuto bisogno di soccorso per lo sforzo effettuato nel risalire la strada mentre un’altra persona è caduta rovinosamente in discesa, fortunatamente senza conseguenze, convincendo altri che scendevano a ritornare precipitosamente sui loro passi.
Non è un bollettino di guerra, ma la conta quasi quotidiana degli incidenti, sia scendendo che in risalita, che capitano a chi percorre lo stradello che conduce nel paradiso di Mezzavalle.

Un paradiso agognato da tanti che crea diversi problemi nel suo avvicinamento.

Basta affrontare il sentiero che collega la provinciale con la spiaggia dal fascino selvaggio per toccare con mano, e piedi, le insidie che sono costate lo scorso anno diverse caviglie e fratture varie a tanti malcapitati.

I rischi 

In effetti lo stradello è pericoloso. Pieno di sassi e brecciolino, in alcuni tratti molto angusto vista l’erba cresciuta ai lati e con una pendenza, in alcuni punti, veramente micidiale. Per non parlare poi del ritorno. Faticoso, indubbiamente. Una situazione che preoccupa i frequentatori di questo posto, compresi i soccorritori che spesso sono costretti a chiamare il gommone di salvataggio in mare non potendo ritornare a monte, diversi dei quali si avventurano con calzature non adeguate (eppure il cartello posizionato all’inizio avverte di usare scarpe da trekking e di prestare la massima attenzione), con zaini in spalla ed altro materiale in mano che non favorisce certo l’equilibrio. Sotto ai piedi, letteralmente, la strada sbriciola ed è veramente insidiosa. 

La manutenzione

Un problema che potrebbe essere risolto con una maggior cura da parte del Comune, come sottolinea Luigi Pieri, titolare del parcheggio che ha aperto da poco sulla provinciale. «In effetti – afferma – nella convenzione che stipuliamo annualmente con il Comune per la concessione del parcheggio c’è scritto che i 3.500 euro di cui ci facciamo carico vanno esclusivamente per la sistemazione dello stradello stesso. A quanto mi risulta negli ultimi anni questi lavori di adeguamento e sistemazione non sono stati fatti e la situazione è andata peggiorando anche a causa delle piogge durante le quali lo stradello diventa un fosso e proprio fosso in cui scorre l’acqua». 

I rimedi

Aggiunge Pieri: «Capisco che la pendenza rimane sempre quella ma, ad esempio, si potrebbero creare delle scalette in grado di agevolare il percorso. Ricordo anche che l’accesso alla Grotta Azzurra del Passetto, egualmente ripido, è stato sistemato talmente bene che è accessibile anche a portatori di handicap». Intanto Mezzavalle si appresta ad entrare nel clou della stagione. Tra l’altro, proprio in questi giorni, è stato riaperto il bar trattoria che venne fondato negli anni ’60 da Luciano Moresi, il papà di Mezzavalle, scomparso a novembre del 2019. Un punto di ristoro molto importante perché è l’unico in tutta la baia. La trattoria è rientrata nella disponibilità della famiglia Moresi, dopo che era stata data in gestione negli ultimi anni, sfociata in una nuova società con la Cooperativa Atlante. Sicuramente una buona notizia per gli amanti di questo posto. Già preoccupati per una discesa ed una risalita da brividi.

© RIPRODUZIONE RISERVATA