Il j’accuse
«Non c’erano più le condizioni», alza le braccia il titolare Francesco Carluccio, che nel post fa notare come «a causa di una cattiva gestione, la piazza al momento abbia perso il giusto appeal». Cattiva gestione che si traduce in «una pressoché totale assenza di eventi» e nei «piani sicurezza che abbiamo dovuto pagare noi esercenti». Quest’ultimo aspetto, in particolare, ha pesato sulla decisione finale. «Nell’ultimo incontro che abbiamo avuto noi titolari dei locali di piazza del Papa con l’allora sindaca Valeria Mancinelli - riavvolge il nastro Carluccio - ho fatto notare che la sicurezza privata, a nostro carico, ci sarebbe costata 600 euro al mese. E per un locale piccolo come Amarillo, sarebbe stato un salasso insostenibile, tanto da causare la chiusura dell’attività. La Mancinelli, in tutta risposta, mi disse di chiudere».
Il contesto
E, alla fine, così è stato. A incidere sui conti, come per tutte le attività, il triennio da incubo tra Covid e rincari sulle bollette. «Ma il colpo di grazia ce l’hanno dato gli eventi mai organizzati in piazza e, soprattutto, i costi della security.
Il futuro
E proprio dai commercianti di quella zona si è levato a più riprese un grido d’aiuto affinché l’amministrazione comunale riportasse in piazza del Papa appuntamenti in grado di attirare persone, che ora cercano la movida in altre città, soprattutto l’estate. Quale sarà, dunque, il destino del salotto buono della città?
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