ANCONA - «Era ora», dicono in coro gli operatori dei centri commerciali. Un sospiro di sollievo lungo sette mesi, tanto quanto è durato il loro lockdown, prima integrale, poi parziale: soltanto ieri sono tornati alla libertà, con l’abolizione del divieto di shopping il sabato e la domenica. In realtà, il primo weekend di libertà è trascorso tra luci e ombre al centro commerciale Conero, dove alla consolazione di essere tornati pienamente operativi hanno fatto da contraltare le aspettative solo in parte soddisfatte.
«Credevamo di vedere molta più gente - confessa Antonella Basile, responsabile del salone Jadis - e invece ci sono venute a trovare solo le clienti più affezionate. Secondo me è colpa della confusione fatta dal decreto: le persone non sapevano se effettivamente la riapertura era prevista per questo weekend o per il prossimo». «Ormai molti hanno organizzato la propria vita dando per scontato che i centri commerciali fossero chiusi nel weekend - interviene una cliente in attesa della messa in piega -. Tornare alle vecchie abitudini non è così semplice». Sono gli effetti indesiderati del Covid: come se il tributo, in termini di mancati incassi, già pagato dai commercianti non fosse sufficiente. «Qualcosa si sta muovendo, anche se lentamente - commenta Fabio Apostolico, responsabile del punto vendita Kasanova -. L’importante era ripartire anche nel fine settimana. Ci aspettiamo una maggiore affluenza dalla prossima: in fondo, anche per noi riaprire già da questo sabato è stata una sorpresa».
Come attirare i clienti? Semplice: con una strategia di marketing incentrata sugli sconti. «Nei prossimi giorni partirà una promozione sul pentolame mai vista prima - preannuncia Apostolico -.