Pugni e insulti razzisti, il campo come un ring: due allenatori colpiti da calciatori, direttore di gara aggredito da un tecnico

I momenti successivi all'aggressione avvenuta sul campo di Vallemiano
I momenti successivi all'aggressione avvenuta sul campo di Vallemiano
di Stefano Rispoli
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Lunedì 8 Novembre 2021, 03:25 - Ultimo aggiornamento: 18:30

ANCONA - Calci e pugni a due allenatori, un arbitro colpito da una testata: tre episodi di violenza ravvicinati in un weekend da dimenticare per il calcio dilettantistico. La follia esplode sui campi della provincia trasformati in ring e coglie in contropiede l’intero movimento, costretto a fare i conti con un’escalation di violenza inaspettata.

«Fatti che rattristano e destano preoccupazione», ammette Ivo Panichi, presidente del Comitato Figc Marche. Da Filottrano a Vallemiano, passando per Osimo Stazione, è stato un fine settimana ad alta tensione in cui la “pancia” ha prevalso sulla ragione, sfociando in aggressioni da cartellino rosso, le cui conseguenze potrebbero valicare i confini sportivi e riflettersi nella giustizia ordinaria. 
La sequenza da brividi comincia venerdì sera al PalaGalizia di Filottrano, dove la partita di calcio a 5 (serie C2) tra Nuova Ottrano ‘98 e Futsal Sangiustese finisce prima del previsto per l’aggressione subita dall’arbitro: in un faccia a faccia con l’allenatore ospite, sarebbe stato colpito da una testata. Immediato il fischio finale: tutti negli spogliatoi, quando la ripresa era cominciata da neanche un quarto d’ora, ed esonero-lampo per l’allenatore, ufficializzato via Facebook dalla sua società. Il giorno dopo, l’allarme risuona in contemporanea a Vallemiano e ad Osimo Stazione. Il Piano San Lazzaro ha deciso di separarsi da un suo calciatore che, sul finire del primo tempo del match con il Senigallia (capolista del girone C di Seconda Categoria) ha perso la testa e con una mossa da kung-fu ha colpito con un calcio volante all’addome l’allenatore ospite, che era scattato in piedi dopo un fallo a centrocampo subito da un suo giocatore. L’ambulanza in campo, la corsa all’ospedale: nulla di grave, per fortuna, ma che spavento. L’incontro verrà portato a termine regolarmente: finirà 2-0 per gli ospiti. Epilogo da paura anche al Bernacchia di Osimo Stazione, dove si affrontavano, nello stesso girone, Real Cameranese e Pietralacroce: al fischio finale è scoppiato un parapiglia nel quale, ad avere la peggio, è stato uno dei tecnici di casa. Sarebbe stato colpito da un giocatore avversario che avrebbe reagito ad insulti razzisti ricevuti durante l’incontro, circostanza comunque tutta da verificare e sulla quale le due società minimizzano. Decisivo sarà il contenuto del referto dell’arbitro. 
Oggi il presidente del Comitato regionale della Figc porterà all’attenzione del Consiglio il resoconto di un weekend nero per il calcio dilettantistico. «Ci confronteremo con le società e con gli arbitri - spiega Panichi -. Siamo profondamente rattristati da questi episodi di violenza assai inquietanti, che destano preoccupazione nella loro concentrazione. Ragioneremo sugli strumenti da adottare, sicuramente c’è da rinnovare un’opera di sensibilizzazione nei confronti delle società, dei dirigenti, dei giocatori. Ma prima di esprimerci, attendiamo i referti degli arbitri e le decisioni della giustizia sportiva». Per i responsabili dei tre episodi si profilano maxi squalifiche, oltre ai singoli provvedimenti presi dai loro club. 
«Siamo allarmati perché questi fatti si stanno verificando con una certa frequenza - ammette Marco Capretti, responsabile del Calcio a 5 regionale -.

Voglio sottolineare, però, l’aspetto positivo: ho ricevuto telefonate di scuse dalle società e dalle persone coinvolte nell’episodio accaduto a Filottrano. Questo non risolve il problema, che va affrontato con attenzione perché parliamo della base del movimento. Ma il riconoscimento dell’errore, senza cercare alibi, è già un primo passo». Il gruppo Aiac Marche, l’associazione degli allenatori di calcio, con il presidente regionale Gianluca Dottori e il presidente provinciale Paolo Giampaoli, esprime «tutta la sua solidarietà e vicinanza ai due colleghi e nostri associati che sono stati vittime di una aggressione da parte di giocatori avversari durante due incontri del campionato di Seconda categoria. Ricordiamo sempre e raccomandiamo l’importanza della figura dell’allenatore nel rispetto delle regole e verso le istituzioni Aia». 

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