Ancona, il boulevard dalla Banca d’Italia a Porta Pia è senza pace: cantiere chiuso, anzi no

Il boulevard dalla Banca d’Italia a Porta Pia è senza pace: cantiere chiuso, anzi no
Il boulevard dalla Banca d’Italia a Porta Pia è senza pace: cantiere chiuso, anzi no
di Antonio Pio Guerra
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Domenica 6 Agosto 2023, 04:15 - Ultimo aggiornamento: 11:15

ANCONA -  Addio cantieri in via XXIX Settembre. Ma solo per due settimane, non fateci l’abitudine. Sono terminati venerdì i lavori strutturali sul tratto di lungomare che va dalla Banca d’Italia a Porta Pia. Un intervento iniziato nel dicembre del 2020 e che per quasi tre anni ha tenuto ingabbiato il boulevard. Che finalmente è potuto tornare a respirare con la rimozione delle recinzioni e la riapertura al transito pedonale. 

Ancora lavori

Peccato che la tregua non durerà molto: già il 21 agosto gli operai torneranno per completare la posa della nuova pavimentazione.

Per le prossime due settimane, infatti, chi passeggerà sul marciapiede lo farà sul cemento nudo e non sulle mattonelle. La durata prevista dei lavori? «Sessanta giorni» dice Stefano Tombolini, assessore ai Lavori pubblici. Il costo: 150mila euro, che andranno ad una ditta diversa da quella intervenuta finora. E poi basta? Non ancora. Terminata questa seconda fase, ne inizierà una terza che vedrà interessato il tratto di lungomare finora tagliato fuori dal restyling, quello che da Porta Pia arriva al Mandracchio. 

L’altra tranche

Qui si dovrà partire da zero visto che nemmeno i parapetti sono stati ancora restaurati. Ecco, i parapetti. La scelta di dipingere di bianco quelli del nuovo lungomare non si è rivelata assai lungimirante. Già qualche mese fa, la ditta appaltatrice dei lavori è dovuta intervenire - sollecitata dal Comune - per ripetere la verniciatura dei mancorrenti macchiati dopo appena alcune settimane dal passaggio della prima mano di colore. Problema risolto? A quanto pare no. Come dimostrano le immagini scattate dal Corriere Adriatico, il candore dei parapetti si è trasformato nuovamente in un ricettacolo di macchie e impronte di scarpe.


«Toccherà fare una manutenzione periodica» ammette Tombolini, aprendo quindi ad un terzo intervento riparatore che potrebbe non essere l’ultimo. «Non è stata usata una vernice lavabile o antigraffito» continua l’assessore. Che non esclude un mini-lifting adoperando, stavolta sì, le tinte di ultima generazione che meglio sopportano lo stress di vandali, incivili e intemperie. Questa è solo l’ultima delle mille peripezie che hanno caratterizzato il restauro del lungomare. I lavori sarebbero dovuti terminare - da contratto - il 31 marzo scorso. Quindi una proroga di 110 giorni concessa alla ditta appaltatrice, la Co-Gesi di Torino, con scadenza il 19 luglio. Termine pure questo rinviato di quasi un mese per problemi col massetto. «Fa troppo caldo per metterlo come si deve» aveva spiegato l’assessore Tombolini qualche settimana fa. 

Lo step 

Intanto, ci sono novità pure per quanto riguarda Iti Waterfront, il lungomare smart voluto dall’amministrazione Mancinelli, con illuminazione smart e punti di ricarica. «L’abbiamo finito e sono stati effettuati i collaudi» conferma Tombolini. Anche se è ancora presto per dire quando lo potremo finalmente vedere in azione. Di sicuro dopo le vacanze estive, non prima. Forse già a settembre. «Magari collegando l’inaugurazione alla Festa del Mare» ipotizza l’assessore. Insomma, se la rinascita di via XXIX Settembre fosse un romanzo, questo sarebbe un nuovo capitolo. Speriamo l’ultimo.

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