Missionari laici e la croce in spalla
30 km al giorno, sfiorati da auto e tir

Missionari laici e la croce in spalla 30 km al giorno, sfiorati da auto e tir
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Mercoledì 29 Marzo 2017, 05:35

ANCONA - Si portano la croce sulle spalle, camminando da Palermo alla Sardegna, dall’Appennino terremotato al Nord Italia. Una crocifisso vero e ingombrante, di legno massiccio, ma non ne sentono il peso. «Pesa quanto pesano i problemi della nostra società, noi ci carichiamo sulle spalle la nostra parte», racconta Biagio Conte, il missionario laico che con fratello Martino da oltre un anno sta risalendo lo Stivale partendo dalla Sicilia.

Biagio per molti anni è stato costretto a muoversi su una sedia a rotelle e ha ripreso a camminare nel 2014, dopo un pellegrinaggio a Lourdes. I due erano arrivati lunedì pomeriggio da Loreto giusto in tempo per assistere all’arrivo nella cattedrale di San Ciriaco dell’urna contenente le reliquie di santa Bernadette Souribous, testimone delle apparizioni della madonna di Lourdes. E ieri mattina i due Missionari della speranza e della carità, hanno ripreso il cammino verso l’interno, diretti a Gubbio, sulle orme di San Francesco.
 

 

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