Furti nelle casette del mercatino di Natale in corso Garibaldi. «Vengono in branco e rubano di tutto. Incassi quasi dimezzati»

Furti nelle casette del mercatino di Natale in corso Garibaldi. «Vengono in branco e rubano di tutto. Incassi quasi dimezzati»
Furti nelle casette del mercatino di Natale in corso Garibaldi. «Vengono in branco e rubano di tutto. Incassi quasi dimezzati»
di Teodora Stefanelli
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Lunedì 6 Dicembre 2021, 01:55

ANCONA - I ragazzini terribili si ritrovano davanti ai casottini natalizi di corso Garibaldi. Approfittano della calca del weekend e del buio per arraffare braccialetti e piccoli oggetti d’artigianato. Qualsiasi cosa va bene purché entri nelle tasche dei loro giubbotti. Nonostante i controlli delle forze dell’ordine per le vie del centro, i teppisti si sfidano a chi riesce ad arraffare più merce e poi, sempre protetti dallo scudo del branco, si allontanano velocemente per passare alla bancarella successiva. Una situazione odiosa quella denunciata da vari commercianti dei mercatini di BiAncoNatale che devono tenere sempre ben aperti gli occhi per non lasciarsi derubare.


La tecnica
«I ragazzi si posizionano al lato della bancarella – dice Selene – e poi, senza farsi notare, si infilano gli oggetti sotto le maniche. È successo anche pochi giorni fa. C’era la mia amica, che poi è anche la titolare dell’attività. Lei si è accorta e ha detto loro che dovevano farla finita. Per tutta risposta si sono messi a ridere, le hanno tirato addosso gli anelli che avevano preso e poi sono scappati. Non hanno paura di niente e sono piccoli, alcuni non hanno neppure diciotto anni. Nonostante questo hanno un atteggiamento strafottente e di sfida».
Gli operatori concordano sul fatto che il nuovo questore Cesare Capocasa abbia messo in campo una task force per combattere la microcriminalità ma si ribadisce l’importanza di mantenere la stessa costanza anche dopo una certa ora. «Quando il tardo pomeriggio non passa la polizia – prosegue un’altra operatrice – ne approfittano per rubare. Per loro è un gioco. Così ho deciso di non far toccare più la merce esposta. È una decisione che ho preso un po’ per via del Covid e un po’ per proteggermi dai furti».
Dubbi e incertezze Ma le paure dei commercianti non si esauriscono qui.

Infatti sono tanti quelli che si lamentano di un calo del fatturato rispetto al 2019. C’è poi anche la questione dell’obbligo del Green pass nell’area dei mercatini che per alcuni clienti rappresenta una limitazione al passeggio. «Non sanno se possono avvicinarsi o meno alle bancarelle – prosegue Selene – sono dubbiosi e quindi anche questo clima di incertezza non aiuta il commercio».


Lo stop per pandemia
La situazione è ancor più critica se si pensa che nel 2020, a causa della pandemia, i mercatini non sono proprio arrivati in città. «Ho fatto una stima degli incassi – spiega Leonor De La Oz – e ho registrato un calo drastico del fatturato rispetto allo stesso periodo nel 2019. Parliamo del 50% in meno. Non si può dire che non ci sia passeggio, ma non è come due anni fa. Le persone comprano di meno, sono più prudenti anche nell’acquisto di piccoli oggetti da pochi euro. Anzi, ho notato che comprano più volentieri prodotti di alta qualità, magari ad un prezzo più alto, ma lo fanno in maniera molto meno assidua».
La speranza per tutti i commercianti è quella di tornare a poter lavorare in serenità, senza il peso di mille difficoltà a cui far fronte. 
«Veniamo da Assisi – dicono Lorena Fastellini e Gino Perticoni – e siamo ad Ancona dal 2018 con i nostri prodotti a base di lavanda. È sempre una gioia venire qui perché gli anconetani ci apprezzano moltissimo nelle Marche. Per il momento siamo partiti bene, vorremmo continuare su questa scia».

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