Anniversario di nozze in cella: aggredisce barista e poliziotti, arrestato davanti a moglie e figlioletta

Aggredisce un barista e tre poliziotti ad Ancona: arrestato sotto gli occhi di moglie e figlioletta
Aggredisce un barista e tre poliziotti ad Ancona: arrestato sotto gli occhi di moglie e figlioletta
di Federica Serfilippi
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Martedì 11 Ottobre 2022, 03:50 - Ultimo aggiornamento: 21:03

ANCONA Prima tenta di aggredire il titolare del bar che gli aveva negato un altro drink, poi afferra per il collo un agente delle Volanti e ne prende a calci altri due. È terminata nel peggiore dei modi la serata di un ucraino di 30 anni, arrestato domenica sotto gli occhi della moglie e della figlioletta per resistenza a pubblico ufficiale. L’uomo, muratore residente nella città dorica, era uscito con la famiglia e amici per festeggiare l’anniversario di nozze al King Edward’s di piazza del Papa. Proprio qui, in preda ai fumi dell’alcol, è stato ammanettato. A causa dell’aggressione subita, uno dei poliziotti intervenuti è finito al pronto soccorso: ne avrà per cinque giorni.


L’udienza


Dopo una notte passata ai domiciliari, l’uomo ieri è stato condotto in tribunale per la direttissima: il giudice ha convalidato l’arresto e ha rimesso il 30enne in libertà senza alcuna misura cautelare. «Chiedo scusa per il mio comportamento, ho esagerato con l’alcol» ha detto nell’aula presieduta dal giudice Paola Moscaroli.

L’alcol avrebbe scatenato il caos in uno dei locali storici di piazza del Papa. Il 30enne l’aveva scelto per celebrare l’anniversario di matrimonio con moglie, figlioletta e amici. A un certo punto, quando ormai l’ebbrezza alcolica stava iniziando a fare effetto, avrebbe chiesto un altro drink.


«Voleva ancora da bere - racconta Silvio Matenco, titolare del King Edward’s - ma gli ho detto di fare basta con l’alcol. Siccome stava iniziando anche a dare fastidio ai clienti, gli ho detto di andarsene e ha provato ad aggredirmi, non riuscendoci. Il personale lo ha allontanato dal locale ed è arrivata la polizia». La situazione è tornata alla calma? Macché. Il 30enne avrebbe continuato lo show violento, accanendosi in particolare contro un poliziotto. Stando all’accusa il muratore gli avrebbe stretto le mani attorno al collo, proferendo frasi minatorie in un mix di lingua italiana e ucraina. Mentre veniva condotto nell’auto di servizio, avrebbe anche tirato calci ad altri poliziotti. Nella Volante, stando alla ricostruzione accusatoria, ha più volte sbattuto violentemente la testa contro la paratia e contro i finestrini. Arrivato in questura, il muratore si sarebbe rifiutato di scendere dall’autovettura di servizio. Nel momento in cui i poliziotti sono riusciti a portarlo fuori, lo stesso, divincolandosi in maniera violenta per cercare di liberarsi dalla presa degli operatori, si è lasciato cadere sull’asfalto. Una volta fatto rialzare, di nuovo la violenza: l’uomo ha sferrato due calci alla tibia sinistra di uno dei poliziotti. 


Negli uffici


Anche durante le procedure di foto-segnalamento il cittadino ucraino ha opposto resistenza. All’interno degli uffici della Polizia Scientifica, ha continuato a divincolarsi in maniera violenta, tentando di colpire gli operanti presenti con calci e testate. Alla fine, l’uomo è stato arrestato per resistenza a pubblico ufficiale e denunciato per oltraggio a pubblico ufficiale. È stato inoltre sanzionato amministrativamente per l’ubriachezza molesta. In attesa dell’udienza in tribunale l’uomo è stato condotto a casa in regime di arresti domiciliari. Considerando l’incensuratezza del 30enne e l’atteggiamento collaborativo tenuto in udienza, il giudice ha deciso di rimetterlo in libertà senza misura cautelare.

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