Ancona, vuole farla abortire
condannato l'ex marito geloso

ANCONA - A innescare la sua furia contro quella che è ormai l’ex moglie sarebbe stata una cieca gelosia, annebbiata dai fumi dell’alcol. Un mix micidiale che dal 2009 fino al 2013 ha reso la vita impossibile a una 35enne di origini albanesi, dipendente di un bar della città. Quasi ogni settimana presa a botte, insultata e pedinata fino al luogo di lavoro dall’ex marito, un connazionale che ha la sua stessa età, all’epoca disoccupato. Lui, quando stavano insieme, è arrivato perfino a imporre alla donna di interrompere la gravidanza che avrebbe portato alla nascita del terzo figlio. «Non è mio, l’hai concepito con un altro uomo», le ha gridato in faccia, convinto del tradimento della consorte. Ieri è stato condannato a 2 anni e due mesi. Il procedimento è iniziato dopo la denuncia della donna. Stanca di subire ripetuti soprusi, aveva raccontato tutto ai carabinieri, rifugiandosi con i due figli in una comunità protetta per allontanarsi dal suo aguzzino.