ANCONA - «L’azienda non si può permettere di perdere somme importanti, che superano il milione di euro all’anno». Sceglie di parlare alle tasche della cittadinanza Italo D’Angelo, presidente di Conerobus, quando si tratta di combattere la guerra contro i portoghesi del biglietto. Sarà lunga ma per ora la prima battaglia è stata vinta. Da quando sono stati introdotti i nuovi agenti verificatori sono state elevate «oltre mille contravvenzioni». E, al contempo, «sono cresciuti del 40% gli abbonamenti settimanali: un’impennata».
I controlli
«Il numero di persone che viaggia senza biglietto è preoccupante» confessa D’Angelo.
«La Regione ha contribuito per 665mila euro» spiega l’assessore ai Trasporti della Regione Marche Goffredo Brandoni. Dotati di 4 telecamere a circuito chiuso e di un divisorio rinforzato tra l'autista ed i passeggeri, i 14 autobus presentati ieri sono equipaggiati con due obliteratrici: accanto a quella tradizionale entrerà presto in funzione (i primi test da questo settembre) quella elettronica per acquistare i biglietti con smartwatch e cellulare. «Le persone che devono salire sull’autobus devono compiere necessariamente un’azione. C’è una deterrenza sociale: chi non sta compiendo un’azione, allora significa che non sta pagando» è uno dei vantaggi illustrati da Di Paolo.