Addio all’avvocato dei gitani
Venerdì i funerali di Sparapani

Addio all’avvocato dei gitani Venerdì i funerali di Sparapani
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Mercoledì 10 Luglio 2019, 06:55
“L’avvocato dei gitani” si è spento la notte tra lunedì e martedì nella sua casa di via Avvenati. Lascia la moglie Luisa e i figli Cristina e Luigi. Renato Sparapani, nato nel 1931, era conosciutissimo in città: uomo politico, avido lettore, appassionato di musica classica e jazz, collezionista di dischi e fumetti. Figlio dell’onorevole Enrico, al quale la città ha dedicato una via, e fratello di Riccardo e Rita, Sparapani si laureò in giurisprudenza a Bologna nel 1954 e fino al 1972 mantenne lo studio con il padre in piazza Stamira. In seguito si trasferì nello studio di via Fazioli. Dotato di una cultura mostruosa (dall’arte alla matematica, dall’antropologia alla musica), carattere ironico ed esuberante, Sparapani è stato a suo tempo patrocinatore, tra i tanti, delle famiglie rom residenti ad Ancona e Falconara, da cui lo spassoso ritornello «Sparapani, Sparapani, l’avvocato dei gitani». Renato svolse anche attività didattica alla facoltà di Economia di Ancona quale assistente volontario (economia politica con Andreatta e Fuà, economia e trasporti con Pizzorno). Dal 1954 al 1964 fu anche giudice sportivo. Assessore comunale per la Dc dal 1964 al 1966 (pubblica istruzione e cultura), dal 1970 al 1975 assessore all’Assistenza alla Provincia. A metà anni ‘70 decise di farla finita con la politica attiva in seguito ad alcune delusioni elettorali: nel 1972 prese ben 22mila preferenze alle Politiche ma arrivò comunque secondo. Dal 1989 al 1993 è stato infine presidente dell’azienda trasporti dorica, l’Atma. Renato si è sposato nel 1964 con Luisa Tamagno, conosciuta grazie a comuni passioni, come la frequentazione dell’associazione Amici della musica. Il funerale venerdì alle 10 a Santa Maria dei Servi. 
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