Addio al chirurgo Bavosi, la città in lutto
Domani al Portone l'ultimo saluto

Addio al chirurgo Bavosi, la città in lutto Domani al Portone l'ultimo saluto
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Domenica 13 Ottobre 2019, 06:10
SENIGALLIA  - È morto ieri mattina nella sua abitazione il dottor Mauro Bavosi. Aveva 67 anni. Il noto chirurgo aveva lavorato per tanti anni nell’ospedale cittadino dove è stata allestita la camera ardente. I funerali si terranno domani alle 14.30 nella chiesa del Portone. Aveva iniziato giovanissimo la sua attività presso l’ospedale di Ostra prima e di Mondavio poi come assistente chirurgo. Nel 1980 era arrivato nel nosocomio cittadino come assistente chirurgo al pronto soccorso e poi nella divisione di chirurgia generale, di cui dal 2004 era stato sostituto primario fino all’arrivo di Angelo Cavicchi. Dal 2005 era stato responsabile della Chirurgia d’Urgenza. Una carriera brillante per lo stimato medico che da qualche tempo stava lottando contro una malattia. La stessa che ieri l’ha strappato all’affetto dei suoi cari.

«Il dottor Bavosi è stato tra i primi volontari del sottocomitato Cri di Senigallia e docente in numerosi corsi di formazione – lo ricorda Marco Mazzanti, presidente della Cri - siamo vicini alla sua famiglia in un momento di così grande dolore ed esprimiamo le più sentite condoglianze». Condoglianze anche dalle crocerossine. «Ha sempre contribuito alla crescita del nostro Corpo con grande professionalità ed umanità – si legge in un messaggio affidato a Facebook -. L’Ispettorato della Cri Senigallia e noi tutte Sorelle ci stringiamo intorno ai familiari esprimendo le nostre più sentite condoglianze». Numerosi i messaggi sui social comparsi ieri non appena si è diffusa la notizia della sua scomparsa.

«La Società Atletica Senigallia – scrive Fausto Perini - lo ricorda come socio, atleta nonché medico sociale. Sentite condoglianze alla famiglia». La grillina Elisabetta Palma, che lavorando in ospedale l’ha conosciuto direttamente, ha aggiunto: «Conosciutissimo e stimatissimo chirurgo del nostro ospedale, un professionista che i cittadini hanno saputo apprezzare per le sue competenze ed umanità. La “grande famiglia” dell’ospedale di Senigallia perde un’altra figura storica. Buon viaggio, dottore». La maggior parte dei ringraziamenti è arrivata però da gente comune. Persone che nel corso della sua carriera il chirurgo aveva incrociato, visitato e anche operato. Gente a cui aveva dato una speranza di vita migliore. La stessa che lui purtroppo non ha avuto dopo la diagnosi di un malattia, diventata sempre più aggressiva. La famiglia ha chiesto di raccogliere offerte da donare all’Associazione oncologica senigalliese. Lascia la moglie Simonetta e i figli Marina e Nicola. 
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