Paolo Calcinaro (Fermo): «Stiamo cambiando il volto dei quartieri con le opere del Pnrr»
Paolo Calcinaro, sindaco di Fermo: quali sono i primi tre punti imprescindibili nella sua agenda 2024?
«Il primo obiettivo in assoluto è non trovarsi indietro nell’iter dei vari progetti del Pnrr. E questo porta con sé il secondo, che è anche un timore».
Ovvero?
«Riuscire a portare avanti le necessità dell’ordinaria amministrazione al di fuori del Pnrr: tante energie della macchina amministrativa sono infatti drenate dalle maxi opere del Piano. Abbiamo risorse per fare anche altre cose, ma è la macchina a rischiare di non farcela».
Il terzo obiettivo?
«Lo sviluppo che dipende da investimenti terzi: sono convinto che quest’anno verranno messi a terra, portando anche ad un maggior benessere sociale».
Quali sono, invece, le potenziali crisi che potrebbe portare con sé il 2024?
«Oltre alla difficoltà nel coniugare il Pnrr con il resto della gestione, c’è l’effetto dell’inflazione e del caro mutui sulle famiglie, con conseguente stagnazione, dannosa per l’economia».
Si rischia un effetto domino?
«Il rischio c’è, perché si spende meno e quindi gira meno ricchezza all’interno della comunità, che così si impoverisce. Un circolo vizioso che dobbiamo invertire, per esempio abbassando il costo dei mutui».
Lei è al secondo mandato e, almeno con la normativa attuale, non potrà ricandidarsi: cosa seminerà nel 2024 che chi verrà dopo di lei potrà raccogliere come eredità?
«Le tante opere pubbliche avviate che cambieranno il volto della città e lo sviluppo urbanistico intorno al nuovo ospedale per una ricchezza collettiva. Oltre ad una crescita vertiginosa del turismo».
