Ora cosa succede?
E ora? «Ora dobbiamo rimanere uniti e compatti, lavorare tutti insieme per raggiungere la salvezza. Siamo la Vuelle e dobbiamo lottare. Io da qui a fine stagione farò il massimo per raggiungere il risultato, non facile, ma che si può ancora ottenere». In sala parte l'applauso. Costa, allora, continua: «Lasciare la società dopo anni positivi con una retrocessione mi dispiacerebbe ma sono uno sportivo, il concetto dello sport non è solo vincere, ci sono anche momenti negativi e la retrocessione non sarebbe la fine del mondo. La cosa importante è che questa società è sana e viva, l'abbiamo salvata. Quando io e Luciano Amadori abbiamo preso questa patata aveva mille gradi, era più di là che di qui. E malgrado qualcuno butti sempre benzina sul fuoco oggi la Vuelle è una società seria, trasparente, con il terzo pubblico d'Italia, che non deve dare nulla a nessuno».