Vis, piove sul bagnato: stadio Benelli (di nuovo) impraticabile. Nella città dello sport i lavori sono stati solo annunciati e mai fatti

Vis, piove sul bagnato: stadio Benelli (di nuovo) impraticabile. Nella città dello sport i lavori sono stati solo annunciati e mai fatti
Vis, piove sul bagnato: stadio Benelli (di nuovo) impraticabile. Nella città dello sport i lavori sono stati solo annunciati e mai fatti
di Emanuele Lucarini
3 Minuti di Lettura
Martedì 24 Gennaio 2023, 03:10

PESARO Che brutta figura. Perché se negli anni Ottanta e Novanta del secolo scorso i rinvii per campo impraticabile potevano essere un’eventualità rara ma pur sempre plausibile, così come i terreni di gioco infangati erano parte di un calcio che a certi livelli non c’è più, è inammissibile che nel 2023 non si possa giocare una partita professionistica, anche davanti a precipitazioni ingenti come quelle cadute nei giorni scorsi. 

L'Ancona vince e vola in classifica. La Vis ci prende gusto: 2-1 all'Olbia. Fermana-Recanatese: 0-0 di lotta

Lo stadio Benelli di Pesaro


Polemiche a go go 


Già per Vis-Cesena del 10 dicembre scorso si era parlato di partita di pallanuoto. Ma almeno quel giorno si era giocato. Stavolta l’arbitro designato del match contro il Pontedera che sarebbe stato in programma alle 17.30 di domenica, il signor Ubaldi della sezione di Roma 1, nonostante l’ostinazione al terzo sopralluogo ha dovuto alzare bandiera bianca dinnanzi all’immenso acquitrino del Benelli. «Fortuna che siamo la città dello sport», ha commentato in maniera più polemica che ironica qualcuno su Facebook, sotto al post del club che annunciava il rinvio del match a data da destinarsi.  


I paragoni


E ancora: «A Fano, 12 chilometri di distanza, si è giocato regolarmente». «Anche al campo della Pesaro rugby si è giocato, e siamo a meno di un chilometro in linea d’area dallo stadio della Vis», ha notato Luca. «Una vergogna tremenda», ha scritto su Facebook Roberto Bizzocchi, ex copresidente della Vis dopo che fondatore degli ultras. «Volere è potere - gli ha fatto eco Alberto - quindi non si vuole… semplice».

Gianfranco ha esteso il discorso parlando di «impianto obsoleto, inospitale e inadeguato per campionati di Lega Pro. Grave carenza». Più che contro la società - ma c’è qualcuno che si chiede il perché del mancato impiego di teloni che pure qualche anno fa erano stati comperati - il dito puntato è contro l’amministrazione comunale. Il sindaco Matteo Ricci, qualche tempo fa, per la verità ha promesso che il manto erboso dello stadio sarà rifatto completamente in estate, con un investimento già stanziato di 900mila euro che dovrebbe sostituire il campo di patate attuale in un sintetico ibrido di ultima generazione. Al contempo il primo cittadino aveva parlato delle poche presenze allo stadio, attirando le critiche di quei tifosi che - in maniera più o meno urbana - hanno fatto notare come sul numero di spettatori incidono le condizioni di uno stadio che non è interamente coperto (la Prato, ad esempio, è al freddo e al gelo come la tribuna laterale e il settore ospiti). 

Il drenaggio non reggi più: con il Pontedera il 15 febbraio?


Mentre impazzano le polemiche sul drenaggio del campo che non regge più, nemmeno coi mezzi dei volontari della protezione civile al lavoro domenica inutilmente per ore, la squadra deve pensare ad altro. Più che al Pontedera, contro cui si giocherà probabilmente a febbraio (mercoledì 15?), è meglio concentrarsi sui prossimi impegni ravvicinati, a cominciare dal derby di Ancona di sabato. Gara fondamentale per mille ragioni, sarà la prima di una serie di impegni ravvicinati che porteranno gli uomini di mister Brevi poi ad affrontare gli scontri diretti con la Torres (martedì 31 alle 21 al Benelli) e col San Donato Tavarnelle (sabato 4 febbraio ale 14.30). Partite da cui grattare il maggior numero di punti per continuare la risalita della graduatoria inaugurata nel 2023.

© RIPRODUZIONE RISERVATA