Lube, Diamantini non ha dubbi: «Possiamo crescere. All’esordio non abbiamo giocato bene, poi il cambio di passo in Supercoppa»

Lube, Diamantini non ha dubbi: «Possiamo crescere. All’esordio non abbiamo giocato bene, poi il cambio di passo in Supercoppa»
Lube, Diamantini non ha dubbi: «Possiamo crescere. All’esordio non abbiamo giocato bene, poi il cambio di passo in Supercoppa»
di Gianluca Pascucci
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Venerdì 10 Novembre 2023, 04:05 - Ultimo aggiornamento: 11 Novembre, 07:24

Crescere, divertirsi, sicurezza. Enrico Diamantini, trentenne centrale della Cucine Lube, usa queste parole per descrivere l’aria che si respira all’interno dell’Eurosuole Forum. 

Diamantini, cosa prova dall’essere passato da giovane a esperto del gruppo in questi anni di militanza alla Cucine Lube? 
«Crescere quando si gioca in un Club importante e vincente come la Lube è consequenziale. Sento di essere maturato già nello scorso campionato, il mio cammino è servito anche a questo. Ciò di cui sono certo è l’elevata qualità di gioco corale raggiunta in fretta dal team e questo aiuta tutti noi. Se poi scendo in campo con un bonus di grinta non so dirlo, ma l’impegno è sempre massimo e riesco ad affrontare match molto impegnativi con una tranquillità interiore che è frutto di una maggiore sicurezza». 

 
Le piace questa Lube che cresce in fretta? 
«All’esordio non abbiamo giocato bene, ci siamo trovati di fronte una Mint Vero Volley perfetta e si sa che la prima partita è sempre molto insidiosa. A freddo posso dire che nelle gare successive siamo riusciti a correggere la rotta, ma anche con Monza avevamo lottato punto a punto in 2 set pur non esprimendoci al meglio. Noi siamo cresciuti, gli uomini di Eccheli hanno fatto sudare anche Perugia nei singoli parziali, ma senza raccoglierne i frutti. Poi hanno espugnato Modena e Verona. Certi risultati li ottieni se hai un gioco molto competitivo. Da anni la società brianzola propone prove brillanti e non è più una sorpresa.

Noi abbiamo cambiato passo in Supercoppa, possiamo crescere…e divertirci». 

Come descriverebbe lo spogliatoio biancorosso? 
«Nello spogliatoio biancorosso cambiano gli interpreti e le carte d’identità, ma sono sempre presenti il talento e la voglia di coronare gli obiettivi con il lavoro e la determinazione. Parliamo di un Club che ha vinto tutto e punta ogni anno ad andare fino in fondo in ogni torneo, anche dopo eventuali rivoluzioni nel roster. Ogni nuovo atleta ci mette poco a capire l’importanza della maglia e a sposare la nostra filosofia. Alla Lube si punta al massimo, non ci sono vie di mezzo. Qui nessuno sarà mai davvero sazio dopo una vittoria perché ogni traguardo raggiunto ci motiverà in vista del prossimo obiettivo, con lo spirito di confermarci e migliorarci». 

Dici Milano e ti torna in mente la serie, in rimonta, degli scorsi playoff. Che clima pensate di trovare domenica? 
«Noi andremo all’Allianz Cloud con l’obiettivo di vincere, ma nessuno di noi pensa di trovare una squadra in disarmo per le defezioni o perché ha perso dei match. Dobbiamo concentrarci sulla nostra metà del campo, cercando di riproporre il livello di gioco fatto vedere con Piacenza e Perugia. Nel campionato italiano sottovalutare una qualsiasi rivale equivarrebbe ad abbassare la guardia, l’esperienza insegna. In un torneo abbastanza livellato bisogna esprimersi sempre al massimo, è l’unico modo per limitare i passi falsi. L’Allianz vanta grandi nomi nel parco atleti, si lotterà su ogni pallone». 

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