Maledetti rigori. La Roma si ferma a 11 metri dall'Europa League nella finale più lunga di sempre: tra tempi regolamentari, supplementari, recuperi e rigori una maratona di quasi 150 minuti. A Budapest esulta il Siviglia. Un deja-vu: per la Roma che vede i fantasmi della storica finale di Coppa Campioni persa sempre ai rigori con il Liverpool, ma anche per il Siviglia che solleva al cielo per la settima volta questa coppa. Dybala illude i giallorossi al 35' con un guizzo dei suoi (1-0) su imbeccata filtrante di Mancini, mentre gli spagnoli si fermano al palo di Rakitic colpito dalla distanza.
L'illusione e l'incubo
Dybala, nel secondo tempo, stremato e non al meglio, è costretto a chiedere il cambio. Al suo posto un impalpabile Wijnaldum. Nel frattempo il Siviglia trova il pareggio con un autogol sfortunato di Mancini (precedentemente ammonito e condizionato per una entrataccia dopo una sortita offensiva mal pensata). Monumentale Smalling (vicinissimo al gol al 67', poi sfortunato e poco lucido Ibanez che svirgola da centro area).
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