Confronto spigoloso fra mister Bertotto e la squadra nello spogliatoio in vista di Venezia

Confronto spigoloso fra mister Bertotto e la squadra nello spogliatoio in vista di Venezia
di di Anna Rita Marini
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Giovedì 26 Novembre 2020, 05:30

ASCOLI - C’è un retroscena dietro la riconferma a sorpresa di Valerio Bertotto sulla panchina dell’Ascoli (almeno fino a sabato). C’è stato infatti un confronto serrato all’interno dello spogliatoio tra giocatori e tecnico durante il quale sono stati analizzati gli errori commessi finora e durante il quale ognuno si è assunto la sua responsabilità. Ne è scaturito un patto che la gara di Venezia metterà alla prova. Al Penzo si capirà se si è trattato di un bluff o di una rinascita. 
Certo è che il gruppo si prepara alla sfida contro il Venezia dell’ex Zanetti in un contesto non dei migliori, con un tecnico nel mirino messo sulla graticola già dopo la sconfitta subita in casa contro il Pordenone e vicinissimo all’esonero dopo il pareggio contro l’Entella. L’esonero annunciato da Pulcinelli domenica sera però non è mai arrivato e anzi martedì la società ha dichiarato piena fiducia all’allenatore per il proseguo della stagione smorzando anche le voci dei papabili sostituti. Appare comunque evidente che Bertotto non gode più della fiducia almeno dei tifosi e di una parte della società altrimenti non sarebbe stato vicino all’esonero e non sarebbero stati contatti altri allenatori, anche se si è avuta la sensazione che non tutti fossero d’accordo ad allontanarlo. Ha prevalso la linea di chi voleva restasse, di chi l’estate scorsa lo ha proposto.
Ci sarà Bertotto quindi sulla panchina bianconera sabato a Venezia, ma a quali condizioni? Cosa si saranno detti i calciatori nel confronto serrato che hanno avuto con il tecnico martedì al Picchio Village? Bertotto avrà ancora il potere di tenere le redini dello spogliatoio? Difficile poter dire che la partita di Venezia sarà per l’allenatore quella decisiva, lo era anche quella contro il Pordenone, ma soprattutto con l’Entella, ma è rimasto al suo posto. In passato altri allenatori sono stati mandati via per molto meno. La situazione attuale ha dell’incredibile, con quali motivazioni andrà in panchina il tecnico sfiduciato, ma confermato sulla carta attraverso un comunicato? Bertotto rimane convinto della sua idea di calcio, quella che aveva espresso alla società al momento del suo ingaggio, un’idea di calcio che fino ad ora purtroppo non è riuscito a mettere in pratica nell’Ascoli.
Alla società i tifosi chiedono chiarezza e il fatto che i tifosi non possano andare allo stadio o al campo di allenamento a protestare ha facilitato la conferma di un allenatore ormai finito nel mirino della contestazione. Nel frattempo rimangono alla finestra gli eventuali sostituti
Come ad esempio Roberto Breda molto vicino a sostituire Bertotto ma come spesso accade è entrato Papa nel conclave ed è uscito cardinale: la fumata bianca non c’è stata.

Ma qualora l’Ascoli uscisse sconfitto anche al Penzo di Venezia le chance di rimanere di Bertotto sarebbero pochissime. Per quanto riguarda la squadra che scenderà in campo contro i lagunari, non ci saranno gli squalificati Corbo e Buchel. Resta da vedere se sarà confermato lo schieramento di domenica scorsa con la difesa a tre, dovrebbe esserci comunque il rientro dal primo minuto di Bajic rimasto fuori contro l’Entella per scelta tecnica come Avlonitis al quale è stato preferito Corbo poi espulso per aver commesso il fallo da rigore. 

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