ANCONA Il settore completamente rosso con il bianco dei seggiolini a formare le parole “curva” e “nord”, un luogo dove in tanti crescono e sono cresciuti ma soprattutto il cuore pulsante di un tifo che non si è mai spento. Neanche nei giorni più difficili dell’ultracentenaria storia del Cavaliere armato. I lavori al Del Conero, riguardanti la sostituzione dei sedili delle due curve (6000 totali) e l’installazione di nuove poltrone per la tribuna Vip (120), hanno rinsaldato ancor di più l’unione tra Ancona e amministrazione comunale già emersa prepotentemente in precedenza.
Un’unione che, attraverso questa ulteriore operazione da 230mila euro appaltati, sta restituendo sempre più valori e identità allo stadio di Passo Varano già interessato nei mesi scorsi da altri interventi: «Abbiamo voluto fortemente questo restyling, sostenendo una spesa importante per le casse comunali ma fondamentale nell’ottica della valorizzazione del Del Conero che ora avrà una sua più marcata identità – ha spiegato l’assessore allo sport Andrea Guidotti –. Vogliamo andare di pari passo con la dirigenza, i miei contatti con l’ad Roberta Nocelli sono frequenti e ogni componente ha desiderio di recitare il suo ruolo nel percorso intrapreso». Tornando alle nuove sedute non va dimenticato il particolare delle scale “giallo dorate” a richiamare i colori della bandiera crociata del Comune (giallo e rossa).
«Il Dorico profuma di storia»
Di restyling in restyling anche il Dorico viaggia spedito verso il 2.0. Il 2023 sarà un anno determinante per lo storico impianto del viale della Vittoria, in primis per la nascita della nuova tribuna coperta (ribassata e più vicina al campo e con 868 posti a sedere) che consentirà agli spettatori di tornare a posizionarsi sugli spalti. Nello scorso weekend la Primavera biancorossa ha esordito nel proprio campionato vincendo proprio al Dorico, in un miscuglio di vecchio e nuovo che può tradursi in un mix vincente: «Parliamo sempre del simbolo per eccellenza del calcio cittadino, di un luogo che profuma di storia.
Il centro sportivo
Sullo sfondo il progetto più ambizioso: il centro sportivo. L’opera di pulitura dell’area individuata nelle adiacenze del Del Conero si è compiuta nelle scorse settimane. I tecnici, allo stato attuale, stanno svolgendo i rilievi in attesa del bando (il 2023, anche qui, sarà un anno chiave) che sarà il primo atto di un’opera destinata a cambiare, per sempre, il domani calcistico del capoluogo: «Ci sono lavori in corso, al momento non posso dire altro. Il centro sportivo sta molto a cuore alla società, in particolare al patron Tony Tiong. Può essere un manifesto importante circa la lungimiranza di questa dirigenza. Aspettiamo le varie procedure». L’auspicio più roseo sarebbe quello, compatibilmente con le tempistiche del bando, di poter iniziare le varie operazioni in Primavera così da bruciare le tappe per l’immediato futuro.
Voglia di Ancona
In città si parla e si vive d’Ancona. C’è voglia di Ancona. Per strada e nei bar, proprio come nell’età dell’oro dei primi anni novanta. Il merito del nuovo corso dirigenziale risiede principalmente in questo: «Sarebbe riduttivo pensare solo a questo. Di meriti queste persone ne hanno diversi e penso che la piazza glieli stia riconoscendo, basti vedere le presenze e l’attaccamento. Dall’insediamento della famiglia Canil, fino all’avvento di mister Tiong, ho sempre visto predicare umiltà e trasparenza. Cosa accomuna l’amministrazione e la società? Il lavorare a testa bassa, senza lasciarsi andare a proclami gratuiti».
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