ANCONA Nessuno si azzardi a considerarla Davide contro Golia. Perché quest’Ancona, per ciò che ha fatto e sta facendo vedere, merita di arrivare al big match con la Reggiana con la sfrontatezza di poter guardare dritta negli occhi la capolista. Certo il rispetto non può mancare nei confronti di una formazione, quella granata (miglior attacco e miglior difesa del torneo), in grado di inanellare qualcosa come sette successi consecutivi nelle ultime, altrettante, uscite e che non perde addirittura dal 19 ottobre scorso. Numeri, nient’altro che numeri in quanto oggi al Del Conero saranno una di fronte all’altra. I dorici, dal canto loro, potranno contare sulla spinta del pubblico - tra cui il patron Tony Tiong, atteso in tribuna - e sul fatto di aver relativamente poco da perdere (il Gubbio quinto è distante cinque lunghezze). Al contempo, da guadagnare ci sarebbe tantissimo. Uno sgambetto alla Regia (+13 rispetto al Cavaliere armato) non solo proietterebbe alle stelle il morale biancorosso ma soprattutto potrebbe contribuire in modo determinante a riscrivere le sorti di un campionato che, ora come ora, sembra abbastanza orientato in direzione Reggio Emilia.
Un dubbio a centrocampo
I precedenti
Sarà l’incrocio numero 23 tra Ancona e Reggiana nelle Marche (la prima volta è datata 1926). Una contesa dal sapore antico che, nel passato, ha raccontato giornate di gloria e di amarezza per i colori biancorossi. Tredici le vittorie anconetane, sette i pareggi (tra cui l’ultimo lo scorso campionato con l’1-1 griffato da Sereni e da Rosafio) e due i successi granata. L’ultima vittoria dorica è della stagione 2016-2017, che finì disgraziatamente con la retrocessione in Serie D. Segnò Frediani e in panchina sedeva Fabio Brini. I match con la Regia, come detto, raccontano gesta del passato con alcune sfide rimaste negli occhi dei tifosi. In particolare, quella dell’87 vinta 3-1 dall’Ancona grazie a Deogratias, Talevi e Tacchi che fu caratterizzata dal duro - involontario - intervento di Fontana su Cornacchini. Storie e destini che finirono per incrociarsi in futuro. Non ci sarà invece, per via dell’assenza tra gli ospiti, la sfida tra bomber di categoria superiore come Federico Melchiorri e Adriano Montalto separati tra loro da un solo anno di differenza.
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