Parla l'agente Francesco Ducci: «Pucciarelli in sintonia con Brevi: la Vis si rialzerà. L'Ancona? Meno forte dell'anno scorso ma darà fastidio a tutti»

Parla l'agente Francesco Ducci: «Pucciarelli in sintonia con Brevi: la Vis si rialzerà. L'Ancona? Meno forte dell'anno scorso ma darà fastidio a tutti». Nella foto Ferrari, Pucciarelli e Ducci
Parla l'agente Francesco Ducci: «Pucciarelli in sintonia con Brevi: la Vis si rialzerà. L'Ancona? Meno forte dell'anno scorso ma darà fastidio a tutti». Nella foto Ferrari, Pucciarelli e Ducci
di Emanuele Lucarini
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Martedì 13 Dicembre 2022, 03:20

PESARO - «La Vis è una buonissima squadra. È un periodo che le cose non girano, ma non vedo tanti organici con gente come Fedato, Di Paola, Valdifiori e Pucciarelli. Lucchese e Pontedera, per fare due esempi di team di medio e alta classifica, sulla carta non sono più forti». A parlare è Francesco Ducci, 33 anni, pesarese doc, agente di successo: lavora per la FK Sport Management di Fabrizio Ferrari.
Ducci, tra le operazioni chiuse con la squadra della sua città c’è Pucciarelli
«Sì, ed è stato molto bravo il responsabile dell’area tecnica della Vis Michele Menga. In estate avevamo iniziato a parlarne, ma per un problema di liste non se n’era fatto niente. Poi con l’infortunio di Marcandella e l’uscita di Gucci si sono liberati due posti e Menga ha spinto tanto, convincendo un ragazzo che può fare veramente la differenza in C. Ma fatemi dire una cosa…». 
Quale?
«Beh, Pucciarelli conosceva Sassarini per essersi allenato con lui alla Pistoiese l’anno scorso per due settimane, prima di partire per l’Australia. Non appena è stato esonerato il tecnico ligure, sono uscite strane voci, che addirittura mettevano in dubbio la permanenza del ragazzo a Pesaro. Niente di più falso. Pucciarelli è contentissimo alla Vis, di come è stato accolto dai compagni e dell’ambiente. E poi si trova molto bene col neotecnico Oscar Brevi. E’ al 70-80% della forma, ma avete visto la giocata in occasione del rigore conquistato da Fedato».
Convinto che la Vis si rialzerà?
«Sì, perché ha una buonissima rosa. Non è una questione di squadra, ma di un periodo in cui tutto va storto. E’ stata raggiunta oltre il 90’ per tre volte: con quei 6 punti, i giudizi sarebbero diversi, nonostante un ambiente non facilissimo, con una tribuna che rumoreggia al primo passaggio sbagliato. Serve pazienza: ai miei concittadini dico di appoggiare la presidenza Bosco e chi lavora nel club perché, senza di loro, Pesaro non sarebbe qui in Lega Pro. Trovare società così organizzate non è facile».
Chi vince il campionato?
«La favorita è la Reggiana, ma occhio al Gubbio che dimostra che nel calcio i soldi non per forza fanno la differenza: servono le idee. A oggi gli umbri sono davanti a Entella e Cesena pur senza aver speso cifre folli».
L’Ancona?
«Ogni anno il direttore Micciola e mister Colavitto cambiano tanto ma fanno bene. Secondo me la stagione scorsa i dorici erano forse un po’ più forti, però sono in zona playoff e daranno fastidio fino alla fine».
La lotta salvezza
«La meno tecnica, sulla carta, è il San Donato, ma lotterà per mantenere la categoria assieme a Recanatese e Imolese. Sono tutte lì. Non ce n’è una spacciata».
Racconti la sua storia
«Grazie a Malu Mpasinkatu, primo ds black nella storia del calcio italiano, ho conosciuto Criscitiello e sono entrato a Sportitalia. Avevo 18 anni ma dopo un po’ ho capito che il giornalismo non faceva per me. Ho conosciuto Fabrizio Ferrari e ho iniziato la carriera di agente. Tantissimi i giocatori che gestiamo. Da Oyono del Frosinone, che vedrete a breve sarà in Serie A, passando per l’ex Salernitana Mamadou Coulibaly, La Mantia, Cotali, Diakité e Thiam della Spal. Ultimamente abbiamo fatto un’intermediazione importantissima con Warren Bondo, un 2003 ora al Monza che gestiamo con la famiglia. Una delle operazioni più importanti a livello europeo».
 

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