Lazio, Inzaghi recita da specialista del derby

Inzaghi
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Sabato 31 Agosto 2019, 07:30
 Il derby lo conosce meglio di tutti quelli che oggi saranno in campo, in panchina e in tribuna. Solo Maurizio Manzini, storico team manager della Lazio, ne ha vissuto qualcuno in più. Simone Inzaghi è il veterano del derby. La stracittadina l’ha vissuta da giocatore e da allenatore. La sfida Capitale è nel suo destino. Diciamolo: lui sa come si fa. E soprattutto quanto conti vincere e quanto bruci perdere. Con gli scarpini ai piedi ne ha giocati 10 raccogliendo due sole vittorie, un pari e ben sette sconfitte. Poi si è seduto in panchina e la Roma la sfidata nelle giovanili dove si toglie soddisfazioni importanti: il 3-1 con gli Allievi nelle final eight scudetto, il 3-2 in Primavera sempre nelle fasi finali del campionato e, soprattutto, la vittoria della Coppa Italia Primavera nel 2015 grazie al trionfo nel doppio confronto in finale. Il salto in prima squadra lo ha fatto proprio grazie ad un derby: quello perso da Pioli per 4-1 il 3 aprile 2016. Pioli esonerato e a Simone Lotito la Lazio dei grandi. 

I SEGRETI
Tra serie A e coppa Italia Inzaghi ha guidato i biancocelesti in altri 8 derby: tre successi, un pari e quattro sconfitte. Anche se va detto che uno dei ko è quello per 3-2 nella semifinale di ritorno della coppa nazionale in cui la Lazio aveva già ottenuto la qualificazione con il 2-0 dell’andata. «Sorprendente ed emozionante» ha definito la super sfida che in campionato non è mai arrivata così presto. Meglio o peggio? Difficile dirlo. D’altronde in questi casi il ritornello «il derby è una partita a sé» salva sempre da figuracce. Simone lo sente molto. È una partita che vive in modo viscerale e con tutte le scaramanzie del caso. Non ne ha mai vinti due di fila. Oggi più che mai sa quanto sia importante vincere. I pronostici sono dalla parte dei biancocelesti ma guai a dirlo dalle parti di Formello. Nel derby, si sa, spesso vince chi è in svantaggio. 

TIFO SOLO NELLA RIPRESA
Per questo che Inzaghi predica calma e punta sulla psicologia. L’ultimo derby l’ha vinto lui: netto il 3-0 che ha spedito la Roma nel limbo e Di Francesco all’inferno. Stavolta di fronte ci sarà il debuttante Fonseca. Proverà a fargli capire cosa vuol dire. Vuole farlo alla sua maniera. In mano a buone carte e vuole andare all-in sfruttando le debolezze dell’avversario. Se la giocherà in ripartenza. Curioso che rispetto al successo di marzo ci saranno solo due novità. Luiz Felipe preferito a Bastos, che allora venne scelto per contrastare la velocità di El Shaaarawy e Caicedo che giocò al posto di un Immobile acciaccato. Ha fatto rivedere alla squadra la prima gara di campionato dei giallorossi e alcune amichevoli estive. Un solo allenamento ieri mattina (ore 9.30). Stamattina bisserà alla stessa ora. Poi tutti a pranzo a casa. Alle 19.45 è previsto il ritiro che porterà tutti nel cuore della sfida più sentita. La curva nord ha annunciato silenzio nel primo tempo e tifo nella ripresa.
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