Arriva la “Musica Leggerissima” di Colapesce e Dimartino al No Sound Fest al Parco della Pace di Servigliano

Colapesce e Dimartino
Colapesce e Dimartino
di Saverio Spadavecchia
3 Minuti di Lettura
Sabato 4 Settembre 2021, 10:01

SERVIGLIANO - La “Musica Leggerissima” di Colapece e Dimartino approda al No Sound Fest di Servigliano. Ancora una volta protagonista il parco della Pace (ore 21,30, accesso con green pass) che vedrà l’esibizione dei due artisti siciliani con il loro pop elegante, uno dei punti di forza del cantautorato indipendente italiano in scena nel cuore delle Marche. Dopo il successo a Sanremo (quarto posto e premio sala stampa), il sorriso delle classifiche per una sorpresa non del tutto inaspettata.
«Negli ultimi anni nella musica è cambiato il mercato discografico. Ormai non c’è più una separazione tra Sanremo e la scena indipendente, recentemente – spiega Dimartino - hanno partecipato moltissimi artisti che arrivavano anche dalla scena underground. Per cui Sanremo non ce lo aspettavamo tanto diverso da come l’abbiamo trovato, sicuramente non ci aspettavamo il successo così potente del pezzo». Sempre Dimartino ribadisce la solidità di uno spettacolo che questa sera illuminerà il parco della Pace di Servigliano. «Il nostro live è molto suonato, siamo in 5 sul palco e sarà un live davvero energico, con un bellissimo gioco di luci. In scaletta oltre al nostro album “I mortali”, anche le canzoni del nostro repertorio personale, cantante insieme e riarrangiate». Live e non solo, perché il polso della musica italiana è ancora sotto gli occhi di tutti, con la mobilitazione degli artisti di #ultimoconcerto e le prospettive di una scena musicale che cerca di resistere alla pandemia. «Per noi suonare è la cosa più importante e non vediamo l’ora di tornare a farlo in sicurezza e libertà – commenta Colapesce - soprattutto dopo un periodo così penalizzante per la musica dal vivo. Siamo felicissimi di poter essere anche in un momento come questo in tour e suonare. Era dal dopo Sanremo che non vedevamo l’ora di tornare live e di rivedere il pubblico in carne e ossa. Questi mesi sono stati un’esperienza distopica, abbiamo ricevuto tutto questo clamore, successo, senza averne la percezione del pubblico» E poi ancora Dimartino, che osserva la necessità e l’urgenza di una musica sempre suonata dal vivo. «È una necessità. Avevamo già fatto qualche data la scorsa estate, ma ora mi sembra ci sia maggiore consapevolezza e cautela. Gli stessi organizzatori adottano gradi precauzioni: sanno quanto dia importante far ripartire il settore ed il pubblico sta rispondendo bene rispettando le regole». Un musica solo apparentemente “leggerissima”, ma profonda a livello lirico e musicale.
«Il successo di “Musica leggerissima” per noi è un incidente – commenta ancora Colapesce - ce ne siamo resi conto sicuramente quando abbiamo visto il brano cantato da tutti dai bambini agli anziani.

La nostra canzone è un cortocircuito, ci tenevamo che lo fosse che la musica stridesse con il testo. Al di là dei balletti e delle parodie speravamo che passasse il messaggio ed è arrivato». E poi l’analisi finale di Dimartino. «Non avevamo idea che potesse avere tutto questo successo il brano. Sicuramente, lo ha avuto grazie al Festival che è un megafono gigantesco e grazie anche alle radio che hanno passato tantissimo il brano. Lo viviamo con serenità perché abbiamo portato un pezzo che rappresenta e che vorremmo suonare anche tra dieci anni».

© RIPRODUZIONE RISERVATA