Morpurgo gira “La Quarta Parete”
«La maschera sociale è attuale»

Ariele Morpurgo con l'attrice Francesca Sciorra
Ariele Morpurgo con l'attrice Francesca Sciorra
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Lunedì 5 Giugno 2017, 11:20
SENIGALLIA - Il problema che sento più attuale è la quarta parete, la maschera sociale che ciascuno indossa nella vita quotidiana e quanto essa pesi nella vita di tutti i giorni». Ariele Morpurgo è un cineasta ventenne che ha deciso di girare il suo primo film fra Senigallia, Ostra e dintorni: «Perché in questo ambiente, dove tutti si conoscono, la maschera sociale la devi tenere 24 ore al giorno». Se tutto va come deve andare, “La Quarta Parete” sbarcherà nelle sale entro la fine dell’anno.
Da quando esiste il teatro è esistito in concetto di un muro immaginario, attraverso il quale il pubblico osserva l’azione rappresentata dall’opera. Ariele si spinge nella vita quotidiana e dice: «Per me la quarta parete esiste ogni volta che due persone stanno dialogando. È il confine tra il personaggio sociale che ognuno impersona e appartiene al mondo della finzione per un pubblico, che, nella nostra testa, è rappresentato dall’interlocutore». È un concetto di grande attualità in mondo in cui tutte le mediazioni vengono saltate e tutti si rivolgono direttamente al maggior numero di persone possibile. Torna sotto forme grottesche il concetto usato ampiamente nel teatro dell’assurdo da autori come Eugène Ionesco. Morpurgo sottolinea che è proprio al grottesco che vuole arrivare. «Voglio girare questo film in realtà più ristrette rispetto alle grandi metropoli, perchè nelle grandi città o negli ambienti internazionali, l’anonimato o l’indifferenza ti permettono di togliere ogni tanto la maschera, e di uscire dal personaggio ufficiale della tua vita».
«Abbiamo appena terminato - aggiunge - la fase di pre produzione che ci ha messo a dura prova: i soldi da trovare sembravano non bastare mai, ma ora abbiamo coperto il budget per noi difficile, ma raggiunto. Siamo nell’ordine delle migliaia di euro e non arriviamo alle decine di migliaia. È già un buon risultato considerando che tutta la produzione coinvolge trecento persone, comprese le comparse. Gli attori recitanti titolari delle scene saranno in tutto 18». I due protagonisti saranno interpretati da Edoardo Cimarelli e Giulio Belogi. Un cast interamente compreso fra i venti e i trent’anni, al quale si aggiunge l’esperienza degli attori della compagnia teatrale Nuovo Melograno di Senigallia.
«Abbiamo iniziato il lavoro - sottolinea Morpurgo - nel Sound Park, uno studio di registrazione che si trova a Marina di Montemarciano. Per ora abbiamo registrato le “voice over”, a breve ci sarà il primo ciak». La sceneggiatura è opera di Ariele Morpurgo con la collaborazione di Lorenzo Pianelli e narra la storia di Zeno ed Ennio, due giovani poliziotti da poco arruolati. Incaricati da Nina, ufficiale capo, di indagare a proposito della scomparsa di un concittadino, i due giovani poliziotti si troveranno faccia a faccia non solo con il loro passato, ma anche con il loro presente e futuro. Il film vuole svelare al pubblico, il meccanismo per cui l’interlocutore recita sempre. Occorre riconoscere attivamente che i personaggi non sono reali ma sceneggiati - è la sfida investigativa di Ariele - un tacito sostegno a chi ogni giorno lotta per affermare i propri diritti, a chi ogni giorno vorrebbe avere il coraggio di essere se stesso, ma, ancor prima, deve trovare se stesso.
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