Cesarini, una storia vera di vita e pallone: Luca Pagliari celebra a Senigallia il calciatore nel giorno del compleanno

Cesarini, una storia vera di vita e pallone: Luca Pagliari celebra il calciatore nel giorno del compleanno
Cesarini, una storia vera di vita e pallone: Luca Pagliari celebra il calciatore nel giorno del compleanno
di Gianluca Fenucci
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Giovedì 11 Aprile 2024, 05:20 - Ultimo aggiornamento: 12 Aprile, 07:14

SENIGALLIA Un romanzo scritto dalla vita. Luca Pagliari, scrittore e storyteller, definisce così il suo romanzo edito da Bompiani nel 2006 su Renato Cesarini, senigalliese del Castellaro, talento unico di un calcio che non c’è più, campione d’Italia per 5 anni di seguito con la Juventus e celebre per i suoi gol nell’ultimo sussulto di partita, la “Zona Cesarini” appunto, quando resta davvero un sospiro, un attimo per agire e per vivere. Pagliari, che da senigalliese gioca in casa, porta in scena, questa sera alle 21, al Teatro La Fenice la trasposizione del libro e ne racconta la genesi.

«È merito di Alfio Albani, che nel 2003 era l’assessore comunale alla Cultura, se ho iniziato a frugare nella storia di Renato Cesarini: amo il calcio e ho subito scoperto che non si trattava di una storia normale, come l’uomo era tutt’altro che anonimo. Nato da pochi mesi, Renato parte per l’Argentina con la famiglia con un biglietto di sola andata». Un italiano d’Argentina, lo definirebbe Ivano Fossati.

«È vero perché a Buenos Aires il padre riprende a fare ciò che faceva a Senigallia, il calzolaio ma Renato fin da bambino non segue le orme del genitore. È curioso, si mette a fare l’acrobata negli angoli delle strade fino a che lo nota l’impresario di un circo e lui ne entra a far parte.

Scopre che a Buenos Aires si vive per il tango, un pezzo di pane e il pallone». E così Cesarini diventa un calciatore, con una squadra periferica della collina, il Chacarita, ma lui ha talento da vendere, un piede destro magico, una personalità spiccata da vero uomo squadra. «Lo compra la Juve con cuii vince 5 scudetti di fila che diventeranno 7 perché torna in Argentina e ne vince altri due consecutivi col River Plate».

Pagliari però resta affascinato da un altro aspetto della vicenda che coinvolge Cesarini. «Parlai con Omar Sivori e quando gli dissi di Renato Cesarini si emozionò a tal punto che volle venire a Senigallia nonostante fosse già minato dalla malattia. Per Sivori, Cesarini è stato il padre che aveva perso da bambino e Omar ha rappresentato per Renato il figlio che non aveva mai avuto». “Zona Cesarini. Il calcio, la vita” viene proposto a Senigallia oggi, 11 aprile, nel giorno del compleanno di Cesarini. Oltre al calcio, attraversa i temi dell’emigrazione, della povertà, del talento, dell’amicizia, del coraggio e della genialità, dando vita a un percorso spiazzante e denso di emozioni con Luca Pagliari che ci fa partecipi del fatto che nell’arco di una partita si consuma una vita intera.

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