SANT'ELPIDIO A MARE - Buon compleanno Lagrù! L’associazione, che sui social si autodefinisce «fucina creativa che ama, promuove e coltiva l’arte, lo spettacolo e le molteplici forme di espressione», compie quest’anno 10 anni e si prepara a celebrarli nel modo più artistico e teatrale possibile. A Sant’Elpidio a Mare sarà presentata oggi, infatti, la nuova stagione dell’Auditorium Giusti, gestita proprio da Lagrù, con la riproposizione di due spettacoli storici per l’associazione.
La nascita
«Lagrù – racconta il presidente Lorenzo Palmieri – è nata 10 anni fa dall’esperienza di Improvvivo.
«Nel 2016 – prosegue Palmieri – abbiamo iniziato a gestire l’auditorium Giusti, che è diventata la nostra casa. Qui abbiamo gli uffici, ma abbiamo soprattutto il nostro luogo per le prove e per i corsi come MagnaSarache o l’improvvisazione. Sempre qui è nato il club magico fermano, che una volta l’anno raccoglie tutti i prestigiatori. Non solo, c’è anche la compagnia dei Rishow, con le improvvisazioni teatrali, compagnia nata nell’ambito di Lagrù». E per completare il tutto ci sono anche il riconoscimento ministeriale e tutte le produzioni fatte e da fare ancora.
Le celebrazioni
Qual miglior modo per celebrare il decennale, se non, si diceva, con una nuova stagione teatrale, e con il galà della risata, in scena sempre questa sera al Giusti? «Questo – aggiunge il presidente dell’associazione – riproporremo due spettacoli storici per noi, “Le strane gioie di Giacomo Leopardi”, e “The Format – il format dei format”. Quest’ultimo sarà ovviamente aggiornato». Uno spettacolo che nel 2014 raccontava la società di allora e che si attende di vedere cosa conterrà nella versione 2023. Un’associazione che lavora nel territorio, ma che nel corso degli anni è andata anche fuori, pure all’estero.
«Abbiamo fatto tournée – ricorda Palmieri – in paesi come Argentina, Patagonia, il tour all’estero di “Fuori porta”, lo spettacolo di Macchini. Le Marche sono la provincia della provincia, nel resto d’Italia ci sono Lombardia e Puglia che fanno molto. Noi riusciamo, soprattutto con i ragazzi, ad andare in tutta Italia. Per il resto è difficile essere profeti in patria, difficile cioè far capire, a volta, la differenza tra professionismo e amatoriale e a volte il valore non si percepisce».
Il futuro
Nell’immediato futuro Lagrù ha segnato in agenda un altro viaggio all’estero. «Saremo in Cina – annuncia Palmieri – con un tour nel quale porteremo il nostro spettacolo su Mengone». E se gli si chiede per i prossimi 10 anni cosa pensa di fare, lui dice che «non era scontato sopravvivere già per 10 anni, dopo la pandemia la categoria è stata riconosciuta, capiti i problemi. Noi andiamo avanti, guardando a come si evolvono le cose».