Mudimbi dopo tre anni di silenzio torna con il controverso singolo “Balla"

Il rapper sambenedettese Mudimbi
Il rapper sambenedettese Mudimbi
di Andrea Maccarone
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Venerdì 3 Luglio 2020, 01:45
SAN BENEDETTO - Tre anni di silenzio discografico e due anni di assenza dalle scene. Mudimbi, il rapper sambenedettese che nel 2018 ha calcato il palco di Sanremo, torna con un singolo in uscita oggi: “Ballo”. Un brano dai tratti cinici e molto diretti, che riporta l’artista alla cifra stilistica che lo ha contraddistinto.
Un ritorno alle origini? 
«In realtà è sempre stato questo il mio stile, o una sfaccettatura di ciò che posso fare con la mia arte. Sicuramente, negli ultimi tempi, mi sono allontanato da un tipo di linguaggio a cui tengo molto e in cui mi ritrovo». 
Il linguaggio della strada?
«Più che altro credo che sia il linguaggio della società in cui vivo. Non faccio altro che portare nelle mie canzoni ciò che vedo e ciò che vivo. Ho pensato che non c’era motivo per cui mi dovessi privare di tutto questo. Così ho rimesso un po’ le cose in ordine». 
Il Mudimbi di Sanremo è un capitolo chiuso?
«Mah, non la vedrei in questi termini. Quello che ho portato a Sanremo fa comunque parte di me. È una delle sfaccettature del mio modo di fare musica». 
Dunque potrà esserci un ritorno sul palco dell’Ariston? 
«Al momento non fa parte delle mie prospettive. Ma non ho la sfera di cristallo, quindi non saprei dire cosa mi riserverà il futuro». 
Il nuovo singolo ha un testo molto crudo. Teme di poter essere tacciato di sessismo?
«Sono consapevole che qualcuno, ascoltando la canzone, potrebbe anche sentirsi offeso. Però vorrei far capire che quei versi non sono altro che lo specchio dei tempi».
Uno spunto per una riflessione più profonda?
«Mi piacerebbe che questo brano portasse a fare dei ragionamenti su ciò che viene detto e sul perché viene utilizzato un determinato modo per dirlo. Non fermarsi a pensare che quei versi siano la causa. Piuttosto ho voluto sottolineare dei problemi che esistono nella nostra società e che ci fanno saltare sulla sedia».
Il nuovo brano anticipa un album in prossima uscita?
«Non posso ancora parlare di un album in uscita, perché sto mettendo insieme tutti i pezzi. Ora sto ricominciando a divertirmi con la musica, e quello che sto provando a fare è curare il brano dall’inizio alla fine». 
C’è stato un momento in cui non si divertiva più a fare musica?
«Più che altro c’è stato un momento in cui non stavo più facendo musica. Pensavo più all’immagine e ai social. Questi due anni di pausa sono serviti a ripulirmi da certi schematismi in cui mi stavo incastrando da solo».
Cosa intende quando afferma di voler curare i brani dall’inizio alla fine?
«In questo nuovo singolo, ad esempio, la parte musicale è fatta all’80% dalla mia voce. Molti suoni sono prodotti dalla mia voce. Tutto questo dà alla musica un’impronta molto diversa rispetto alle precedenti produzioni e mi rende ancor più spontaneo». 
Il refrain “Ballo meglio di me” significa che sta cercando di superare se stesso?
«Il senso è piuttosto ampio e non si riferisce solo alla mia musica. Comunque sì, il senso è quello di migliorare sempre ciò che faccio. Questi due anni di stop sono serviti a riconsiderare me stesso soprattutto dal punto di vista umano, e la mia musica riflette anche questo aspetto». 
Ci sono live in vista?
«Non per adesso. Non vorrei trovarmi a dover cantare canzoni che non rappresentano l’attualità di ciò che sto facendo. Non nascondo, però, che appena saranno maturi i tempi, da parte mia e soprattutto rispetto a ciò che stiamo vivendo in questi ultimi mesi, sarò ben felice di tornare sul palco. E’ quello il mio habitat naturale».
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