Scamarcio e il film di Piccioni in una città bloccata dal lockdown e sospesa nel tempo: «Ascoli mi ha folgorato»

Riccardo Scamarcio in una cena del film
Riccardo Scamarcio in una cena del film
di Filippo Ferretti
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Domenica 20 Febbraio 2022, 04:50 - Ultimo aggiornamento: 17:38

ASCOLI - È tutto pronto per l’anteprima della nuova pellicola diretta dall’ascolano Giuseppe Piccioni che, prima di approdare in tutte le sale della Penisola da giovedì 24 febbraio, sarà disponibile questo mercoledì ad Ascoli, città dove il set è stato allestito nei mesi di marzo e aprile del 2021. Il lavoro sarà proiettato alla presenza del cineasta e dei due attori protagonisti, Riccardo Scamarcio e Benedetta Porcaroli, alla Multisala Odeon alle ore 18, mentre in serata sarà presentato al cinema teatro Piceno, anche qui alla presenza di Piccioni e del cast. 

 
La vigilia del conflitto
La realizzazione della pellicola, una produzione Lebowski con Rai Cinema, rappresenta certamente quella di maggior impegno nella carriera del regista, non solo per i contenuti della vicenda, incentrata su un amore che si sviluppa durante uno dei momenti più drammatici del secolo scorso, la vigilia della seconda guerra mondiale, ma perché ha richiesto un’ambientazione rispettosa della fine degli anni ’30. Girato in un centro storico vuoto e silenzioso a causa del lockdown dettato dalla seconda ondata della pandemia, il film ha coinvolto un esercito di comparse e di attori impegnati in piccole parti. La volontà del regista era di recuperare lo scenario in cui è nato e cresciuto e dove aveva già ambientato il suo debutto cinematografico, “Il Grande Blek” del 1987, ma pure di poter coinvolgere la città in questa nuova fatica, che vede Riccardo Scamarcio anche come produttore. 


Il coinvolgimento
«Ho accettato con entusiasmo di esserci, in un progetto che ha coinvolto tanti giovani e che è riuscito in tempo di Covid a rivitalizzare Ascoli», ha spiegato Cristiana Castelli, professionista in campo teatrale dichiaratasi ammirata nei confronti del regista per aver deciso di lavorare in condizioni sociali e sanitarie così difficili. «È stata un’esperienza bellissima.

Avevo già lavorato con Piccioni nel suo precedente film, “Questi giorni”, nel 2016 e penso che questa nuova pellicola offrirà molta visibilità alla nostra città», ha aggiunto Melissa Massetti, certa che l’opera contribuirà anche ad aiutare il capoluogo piceno a diventare “Capitale della cultura” 2024.


Il set galeotto
Il set del film si è rivelato essere galeotto per la nascita della storia d’amore sviluppatasi tra i due attori, che hanno visto spostare nel privato la passione che anima i due personaggi protagonisti, che si sviluppa nel periodo in cui il regime di Mussolini promulgò le leggi razziali. «Abbiamo vissuto due mesi in un’Ascoli stupenda, girando in un momento in cui era tutto bloccato, in una sospensione che ci portati di vivere il set come una sorta di bolla» ha confessato Benedetta Porcaroli, ricordando una città in cui tutti sono apparsi sempre molto collaborativi. Il film, che vede nel cast anche Valeria Bilello, Sandra Ceccarelli, Lino Musella e Wael Sersoub, ha riportato Riccardo Scamarcio a lavorare con Piccioni a dieci anni di distanza dall’esperienza avuta con “Il rosso e il blu”. «Questa città mi ha folgorato. Abbiamo girato come se fosse un luogo sospeso nel tempo e dove l’architettura ha preso vita per riportarci al periodo della storia del film», ha detto l’attore pugliese.

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