Gaia De Laurentiis e Ugo Dighero in “Alle 5 da me”:«Portiamo sul palco amori, cotte e storie di coppie»

Gaia De Laurentiis e Ugo Dighero in “Alle 5 da me”:«Portiamo sul palco amori, cotte e storie di coppie»
Gaia De Laurentiis e Ugo Dighero in “Alle 5 da me”:«Portiamo sul palco amori, cotte e storie di coppie»
di Chiara Morini
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Giovedì 13 Aprile 2023, 08:09 - Ultimo aggiornamento: 15:05

POLLENZA - Due attori, molti personaggi: Gaia De Laurentiis e Ugo Dighero saliranno oggi, giovedì 13 aprile, alle ore 21,15 sul palco del Teatro Verdi di Pollenza con lo spettacolo “Alle 5 da me”. La rappresentazione, inserita nella stagione di Comune e Amat, ha la regia di Stefano Artissunch.

La storia 

In scena le storie di diverse coppie e a raccontarle sono i personaggi interpretati da Dighero e De Laurentiis. «Noi – spiega De Laurentiis – interpretiamo diversi ruoli e raccontiamo storie di coppie. Lo spettacolo parte con i nostri due personaggi che si sono appena sposati. E raccontiamo le nostre precedenti esperienze sentimentali». Sono cinque gli uomini interpretati da Dighero, che hanno avuto una relazione con una donna, e di contro sono cinque le donne che impersona De Laurentiis, che hanno avuto una relazione con un uomo. «Prima di sposarsi – spiega la protagonista - abitavano sullo stesso pianerottolo, ma non si erano mai notati, e avevano avuto altri incontri, a volte anche grotteschi. Ai nostri personaggi è successo un po’ quello che può accadere anche a ognuno di noi: prendersi una cotta e poi rendersi conto che non avrebbe funzionato». Poca selettività, quindi, come può capitare nella vita di tutti i giorni, ma alla fine la strada si trova sempre. «La differenza però – aggiunge De Laurentiis – non è tanto tra un personaggio e l’altro, piuttosto sulla diversità tra la realtà e quello che si credeva che fosse. Per fare un esempio io a un certo punto parlo di quando ero innamorata del mio maestro di sci. E per rappresentarlo entra Ugo Dighero che sì mi insegnava a sciare, ma aveva più l’aspetto di un montanaro. Un grande scherzo, condito con scenografie surreali, e la musica della banda Osiris».

I due novelli sposi del palcoscenico alla fine trovano la loro serenità e, per farlo anche nella vita di tutti i giorni, De Laurentiis dice che «bisogna fare pace con se stessi, la persona può cambiare, crescere, ma avere la serenità è essenziale soprattutto quando hai i figli».

La carriera 

Fin qui lo spettacolo. Sfogliando l’album dei ricordi della sua lunga carriera, la memoria di Gaia De Laurentiis corre indietro nel tempo, al suo debutto con Giorgio Strehler. «Un’esperienza meravigliosa – la definisce – ho iniziato a 17 anni, quando sono entrata in accademia e il teatro per me è quello che mi insegnò il Maestro Strehler, quello di quando mi sono diplomata con Arlecchino all’Operà di Parigi. Mi ritengo fortunata e privilegiata di aver potuto iniziare al top, ma ho sempre apprezzato tutto il teatro, che va amato in ogni caso». Come fanno anche i giovani talenti che mettono passione e impegno cercando di farsi strada in questo mondo. «Il privato – dice De Laurentiis – spesso ricorre al grande nome per attrarre pubblico, ma per un giovane attore, appena diplomato, che non ha fatto reality, non può funzionare. Spesso la carriera di certi nomi è improvvisata, invece servirebbe fare esperienza, ci sono giovani attori che meriterebbero di trovare più spazio, che dovrebbero poter entrare nel teatro di giro. Ecco a questi mancano le occasioni». 
Il caso
Per chiarire il concetto di amore per il teatro cita il caso di Artissunch, regista di “Alle 5 da me”: «Lui è davvero innamorato del teatro, ci si lavora bene, si ha serenità e libertà, e lui sa bene quello che vuole. Ci dice “apriamo questa porta, vediamo come arrivare”. Si lavora bene anche con Ugo, ma nel prossimo futuro torno a lavorare con Max Pisu».

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