Tanti amori e un po' di follia a Montecarotto per la stagione di prosa “Perdere la testa”: il via con “Un Bès” di Perrotta

Tanti amori e un po' di follia a Montecarotto per la stagione di prosa “Perdere la testa”, il via con “Un Bès” di Perrotta
Tanti amori e un po' di follia a Montecarotto per la stagione di prosa “Perdere la testa”, il via con “Un Bès” di Perrotta
di Giovanni Filosa
3 Minuti di Lettura
Domenica 5 Febbraio 2023, 06:35

MONTECAROTTO - “Perdere la testa”, fra amore e follia, è uno dei titoli più belli per una stagione di prosa. Il filo che lega l’amore e la follia è uno degli orizzonti che il teatro riesce ad aprire. Una rassegna che miscela la bellezza, il sublime ed il pop, attraverso una tematica profondissima, che combatte lo stigma del pregiudizio, per cercare di dare un senso al comune viaggio che chiamiamo vita.

La stagione è promossa dal Comune di Montecarotto con la direzione artistica ed organizzativa del Teatro Giovani Teatro Pirata in collaborazione con l’Amat e la rassegna “Malati di Niente”, con il sostegno di ministero della Cultura, Regione e Consorzio Marche Spettacolo.


L’apertura


Sarà “Un Bès”, di e con Mario Perrotta, dedicato al pittore Antonio Ligabue ad aprire, venerdì 17 febbraio alle ore 21, la rassegna: «Uno spettacolo poetico, toccante, profondo e drammaticamente vero». Mario Perrotta, impegnato nel suo lavoro di Teatro Civile, è Antonio Ligabue. L’uomo, insieme alla coscienza di colui che era considerato “lo scemo del paese”, al contempo un geniale artista, viene indagato in profondità. Giovedì 16 marzo ore 21, Filippo Paolasini e Lucia Bianchi sono i protagonisti di “Ciao amore ciao. Un’inchiesta su Luigi Tenco”, per una produzione Asini Bardasci. Lo spettacolo si muove tra musica, parole e ricerca storica attorno alla figura di Luigi Tenco, tra i grandi miti della storia della musica italiana. Un cantautore romantico e schivo, dallo sguardo triste, così grande da scrivere “Lontano, lontano”, diverso dai colleghi patinati dello star system della musica italiana del tempo.

Sabato 22 aprile alle ore 21, partendo dalla narrazione epica della spedizione degli Argonauti alla ricerca del vello d’oro e del rapporto tra Giasone e Medea, il filosofo e performer teatrale Cesare Catà illuminerà le dinamiche di coppia attuali in “Se Giasone fosse rimasto single”.

Mescolando i linguaggi della filosofia e della stand-up comedy, nasce un anomalo monologo, la storia di Medea, di Giasone e degli Argonauti, con costanti riferimenti all’universo delle relazioni amorose nel mondo contemporaneo. 


Il gran finale


Chiude la rassegna, sabato 13 maggio ore 21, “In faccia al mare”, performance finale del laboratorio di Teatro Integrazione della Rete del Sollievo di Jesi Asp Ambito IX e Teatro Giovani Teatro Pirata, in collaborazione con Dipartimento di Salute Mentale Asur Area Vasta 2 di Jesi, Cooss Marche. La regia è di Lucia Palozzi e Arianna Baldini. “Un gruppo di persone sono riunite in una locanda di fronte al mare; ognuna ha la sua storia, il suo viaggio, i suoi desideri; ognuno di essi ha la sua stanza, dove è solo con sé stesso, dove riflette e riposa; ma vivendo insieme nella locanda si incontrano e l’incontro genera nuove prospettive, sfide, possibilità”.

Presenti l’assessore alla cultura del Comune di Montecarotto Marta Giovannetti, Fabrizio Giuliani, presidente Teatro Giovani Teatro Pirata, Stefano Schiavoni e Raimondo Arcolai dell’Amat, Simone Guerro, direttore artistico Teatro Giovani Teatro Pirata e Marzia Pennisi, Cooss Marche - Rassegna Malati di niente.

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