Pesaro, il Rof con titoli rari del Rossini serio e la novità della Vitrifrigo Arena (per l'indisponibilità del teatro)

Il Rof con titoli rari del Rossini serio e la novità della Vitrifrigo Arena (per l'indisponibilità del teatro)
Il Rof con titoli rari del Rossini serio e la novità della Vitrifrigo Arena (per l'indisponibilità del teatro)
di Elisabetta Marsigli
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Venerdì 4 Agosto 2023, 01:00 - Ultimo aggiornamento: 5 Agosto, 07:40
PESARO - Un Rossini “serio” e tutto concentrato alla Vitrifrigo Arena: la 44esima edizione del Rossini Opera Festival si terrà a Pesaro dall’11 al 23 agosto e prevede due nuove produzioni (“Eduardo e Cristina” e “Adelaide di Borgogna”), la ripresa di “Aureliano in Palmira”, “Il viaggio a Reims”, due Cantate (quella per Pio IX e quella in morte di Maria Malibran), cinque concerti e la “Petite messe solennelle”. Il festival riscopre così la sua originaria vocazione, ovvero proporre opere meno conosciute «in cui Rossini aggiunge ogni volta qualcosa a se stesso», come ha esordito il sovrintendente Ernesto Palacio alla conferenza stampa di presentazione del programma. 


Una prima assoluta


«Quest’anno - ha continuato - avremo tre titoli rari del Rossini serio, il primo addirittura in prima assoluta nella nuova edizione critica della Fondazione Rossini. È un programma emblematico della missione del Rof, che mira da sempre a riscoprire il Rossini meno noto. Ma il lavoro del Festival non si ferma con l’esaurimento del Catalogo ufficiale rossiniano, che comprende 39 opere: restano da recuperare i pastiche, le edizioni alternative di opere quali Maometto II o Matilde e mancano ancora le edizioni critiche di Inganno felice, Comte Ory e Moise et Pharaon».


La nuova location


Ma lo sforzo più grosso è sicuramente quello di “contenere” 3 opere in un unico contenitore, come ha confermato il presidente del Rof Daniele Vimini: «Va dato atto al Festival e alle sue maestranze di aver compiuto l’ennesimo sforzo creativo e tecnico per fare di un problema (l’inattesa indisponibilità del Teatro Rossini) una opportunità di immaginare nuove soluzioni operative per allestire tre produzioni liriche molto complesse in una sola struttura: la Vitrifrigo Arena». Un’Arena “amata e odiata”, come ha sottolineato Palacio che non nega un leggero calo nelle prenotazioni: «Un fenomeno riscontrato in molti teatri d’opera», aggiunge «penso siano i problemi economici delle persone che influiscono su questo».


La visita


Al termine dell’incontro, Manuela Gasperoni ha guidato i presenti in una visita al backstage dell’Arena: «È stata una sfida enorme, ma i nostri tecnici sono tra i migliori in Italia.

I tre spettacoli hanno richiesto mediazioni anche con i team creativi che hanno collaborato nel massimo rispetto di ogni allestimento». Il Festival sarà inaugurato l’11 agosto dalla prima esecuzione moderna di Eduardo e Cristina, nell’edizione critica della Fondazione Rossini. Jader Bignamini dirigerà l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai e il Coro del Teatro Ventidio Basso. Nel cast, Enea Scala (Carlo), Anastasia Bartoli (Cristina), Daniela Barcellona (Eduardo), Grigory Shkarupa (Giacomo) e Matteo Roma (Atlei). Lo spettacolo è interamente affidato a Stefano Poda (regia, scene, costumi, luci e coreografie). Seguirà il 12 agosto la prima di Aureliano in Palmira, con George Petrou a dirigere l’Orchestra Sinfonica G. Rossini e il Coro del Teatro della Fortuna in uno spettacolo ideato per il ROF 2014 da Mario Martone. Terza opera (13/8) Adelaide di Borgogna, l’altra nuova produzione diretta da Francesco Lanzillotta, sul podio dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai e del Coro del Teatro Ventidio Basso, e messa in scena da Arnaud Bernard. L’appuntamento con il Viaggio a Reims (con gli allievi dell’Accademia Alberto Zedda) sarà al Teatro Sperimentale, così come i 7 appuntamenti del programma concertistico, il 16 e 18 agosto. 


Il gran finale


Il Rof 2023 si chiuderà il 23 agosto, alla Vitrifrigo Arena, con la Petite messe solennelle: Michele Mariotti dirigerà l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai e il Coro del Teatro Ventidio Basso, nonché un cast composto da Rosa Feola, Vasilisa Berzhanskaya, Dmitry Korchak e Giorgi Manoshvili.

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