Arriva nelle sale il Perugino di Piscaglia, il regista sarà presente al Multiplex Giometti di Pesaro

Arriva nelle sale il Perugino di Piscaglia, il regista sarà presente al Multiplex Giometti di Pesaro
Arriva nelle sale il Perugino di Piscaglia, il regista sarà presente al Multiplex Giometti di Pesaro
di Elisabetta Marsigli
3 Minuti di Lettura
Domenica 2 Aprile 2023, 06:20

PESARO - Un nuovo viaggio nell’arte con l’arrivo, nelle sale cinematografiche italiane (il 3, 4 e 5 aprile) di “Perugino. Rinascimento immortale”, curato dal regista pesarese Giovanni Piscaglia che sarà presente domani, lunedì 3 aprile, alle ore 21 al Multiplex di Giometti. A 500 anni dalla morte dell’artista umbro, il film è prodotto da Ballandi, su soggetto dello stesso Piscaglia insieme a Marco Pisoni e Filippo Nicosia (elenco sale su nexodigital.it). 


Il nuovo viaggio


Dopo “Van Gogh. Tra il grano e il cielo” e “Napoleone. Nel nome dell’arte”, nonché diversi e affascinanti lavori all’interno delle Gallerie d’arte più prestigiose (tra cui la Galleria Borghese, le due Nazionali dell’Umbria e delle Marche, gli Uffizi, il Museo Archeologico di Napoli, la Reggia di Caserta e la Pinacoteca di Brera), Giovanni Piscaglia affronta un nuovo suggestivo viaggio, mettendo in luce le peculiarità di un grande artista come Il Perugino e il suo fondamentale ruolo all’interno della storia del Rinascimento, partendo dal legame con la sua terra, l’Umbria, e con i paesaggi luminosi che si aprono sulle sponde del lago Trasimeno che spesso Perugino ha immortalato sullo sfondo dei suoi dipinti. Uno sguardo come sempre intenso e profondo quello di Piscaglia, che sa cogliere sfumature inedite noi suoi racconti: «La mostra su Perugino alla Galleria Nazionale dell’Umbria ha rinnovato l’attenzione per un grande artista, forse troppo spesso ignorato o dimenticato», racconta Piscaglia. «Grazie alle precedenti collaborazioni, è stato proprio il direttore Marco Pierini a chiamarmi per suggerirmi di affrontare questo artista.

Arpa Umbria e l’attenzione di un produttore illuminato come Ballandi, hanno poi deciso di scommettere su un personaggio che non è Raffaello, Caravaggio o Michelangelo». 


Il percorso di studio


Da qui l’avvio del percorso di studio di Piscaglia: «Non si poteva fare a meno di rivalutare il Perugino: un grande artista la cui fama è stata fraintesa e non adeguatamente rispettata, secondo quello che rappresentò in vita. È stato scambiato per un autore noioso e ripetitivo, ma ho voluto scavare nella sua biografia cercando di andare a fondo nella verità del tempo in cui visse e nella sua personalità».

Scoprendo cose nuove e soprattutto arrivando a smentire Vasari, portando allo spettatore prove e documenti, ascoltando le voci dei maggiori studiosi e storici dell’arte, analizzando le opere nel dettaglio, cercando una verità diversa da quella giunta fino ai giorni nostri: «Ho cercato di smantellare un cliché, perché la sua innovazione non sta tanto nella ricerca di spasmodica di qualcosa di nuovo, facendo passi avanti rispetto al naturalismo e alla prospettiva, cose che erano la preoccupazione dei suoi contemporanei durante il Rinascimento, ma sta proprio nella creazione di un linguaggio pittorico che ha posto le basi da cui far partire quella ricerca. Quindi un linguaggio riconoscibile da cui ognuno potesse prendere la propria strada». Nel ruolo del narratore è stato chiamato un attore umbro, Marco Bocci, che ha interpretato con passione e in una chiave particolarmente intima la storia di Perugino. «Non abbiamo girato a Fano, ma sappiamo che Perugino vi si recava spesso per fare il bagno al mare, né a Senigallia, ma sono presenti le sue opere che sono nelle due città».

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