Nek, Max e Renga show a Pesaro
«Noi siamo la prima boy band»

Nek, Max Pezzali e Renga all'Adriatic Arena di Pesaro
Nek, Max Pezzali e Renga all'Adriatic Arena di Pesaro
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Martedì 30 Gennaio 2018, 11:15
PESARO - Nek, Max Renga sono davvero “Duri da battere”: con l’unico inedito del singolare tour che vede insieme tre icone del pop italiano, si apre uno dei concerti più attesi all’Adriatic Arena di Pesaro. La prossima data nelle Marche sarà il 7 aprile al PalaPrometeo di Ancona. 

La città di Rossini li accoglie con un palas gremitissimo. Il colpo d’occhio è quello delle grandi occasioni. Pubblico in prevalenza femminile, potrebbero essere le reduci del live di Antonacci. Comunque sia, la voglia è quella di vedere da vicino i loro beniamini e cantare all’unisono i brani dei tre cantautori. Trent’anni di musica in 37 canzoni dei tre cantautori uniti sul palco e legati anche da una bella amicizia. Nella scaletta del concerto i repertori dei tre cantanti si mescolano: ci sono tutte le hit che hanno caratterizzato le loro carriere, da “Hanno ucciso l’uomo ragno” a “Vivendo adesso”, da “Almeno stavolta” a “Angelo”, passando per “Sei solo tu”, “Sei grande”, “Lascia che io sia”, “L’universo tranne noi” e “Ci sarai”. Sembra proprio un karaoke. 

È Nek, showman del gruppo, a salutare il pubblico e scherza «Siamo la prima e unica boy band”. E insiste: «Quando abbiamo iniziato noi non c’erano i telefonini e i social, ma il social più importante di tutto è la musica, da condividere e convivere».
Un’amicizia che si nota anche nella particolare, sincera e non scontata complicità del trio e si contamina a vicenda. Tripudio del pubblico con la mitica “Hanno ucciso l’uomo ragno”. Tutti a cantare e ballare. Un racconto che attraversa gran parte della musica pop degli anni ’90, condiviso appieno tranne nei tre momenti dedicati agli assoli: “Sei fantastica” di Max Pezzali, “A un isolato da te” di Renga e “Sei solo tu” di Nek. Filippo Neviani ha più volte rubato la scena unendosi alla band, composta in buona parte da collaboratori storici di Pezzali, con la chitarra o con il basso. Una cosa però appare sin dalle primissime battute: c’è una grandissima sinergia tra i cantanti sul palco e la band, meno quando cantano insieme. E la cosa più bella è che questa è una complicità non studiata a tavolino e tipica di chi di fatto ha iniziato la carriera quasi in contemporanea negli anni Novanta, come ricordato in uno dei numerosi siparietti fatti durante lo show che scorre tra i cori più o meno improvvisati: tra i pubblico non tutti sono preparati sulle canzoni dei tre. Ma va bene così. Il live piace e gli applausi coronano le quasi tre ore di musica. 
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