“Nun te regg più”, il sorriso di Cirilli omaggia Rino Gaetano. Gli spettacoli a Treia e Porto Sant'Elpidio

L’attore sarà il 13 e il 20 nelle Marche. Sul palco anche due allievi della sua Factory

“Nun te regg più”, il sorriso di Cirilli omaggia Rino Gaetano
“Nun te regg più”, il sorriso di Cirilli omaggia Rino Gaetano
di Chiara Morini
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Mercoledì 10 Gennaio 2024, 01:40 - Ultimo aggiornamento: 12:13

TREIA Risate assicurate con Gabriele Cirilli che porta il suo nuovo spettacolo, “Nun te regg più”, sul palco del teatro comunale di Treia sabato 13 gennaio alle ore 21,15 e sabato 20 gennaio, sempre alle 21,15, al teatro delle Api di Porto Sant’Elpidio.

Gabriele Cirilli, perché ha definito il suo spettacolo “esplosivo”?

«Perché man mano che giro nei teatri d’Italia noto una vera e propria esplosione da parte del pubblico non solo dopo lo spettacolo, ma anche durante. Di solito le risate seguono un determinato ritmo, ma qui la gente esplode dietro uno spettacolo dove ho messo tutto me stesso. Poi sì c’è anche un omaggio e una citazione a Rino Gaetano». 

Perchè ha dato questo titolo?

«Ormai non reggo più tante cose, come i call center, e la gente ci si rivede. C’è poi il web: dovremmo tornare a litigare di persona non tramite uno schermo. Pensi che dopo il Covid le riunioni (come quelle di condominio) sono ancora online, non non nominiamo poi l’Ai. Non sopporto più che a 57 anni mi si dica quello che devo o non devo fare. Nello spettacolo ci saranno canzoni e a farmi da spalla arriveranno due attori scelti tra gli allievi della Factory. Faccio con loro quello che Gigi Proietti, il mio maestro, faceva con me».

Li ha voluti accanto a sé proprio per questo?

«Nella scuola di Gigi Proietti sono usciti con me tanti nomi, tra i tanti Flavio Insinna, Enrico Brignano, Nadia Rinaldi. Proietti mi diceva che io avevo empatia per parlare anche ai giovani, così ho aperto la Factory.

I ragazzi mi danno soddisfazione, nella scuola si preparano al mondo del lavoro. Alcuni li porto in giro con me, come in questo spettacolo, o come quelli che saranno con me in una trasmissione su Nove in onda la prossima primavera. Ce ne sono davvero di bravi e che danno molte soddisfazioni».

Cosa si vedrà a teatro?

«Ci saranno monologhi, sketch, canzoni, momenti in cui si ride e tanto, si riflette, si affronteranno varie problematiche. Una vera e propria esplosione di divertimento. Sarà un pot pourri di comicità».

Le regole per essere dei bravi comici oggi?

«Il talento, innanzitutto: senza quello non si fa nulla. La determinazione, è importantissima. Il percorso, anche quello serve per andare dritti alla meta. L’onestà, che insegno sempre, verso sé stessi e verso gli altri. Anche perché se c’è maretta si lavora male, come nello sport se lo spogliatoio non funziona, non si vince. Non rinunciare ai valori veri: ok la comicità e lo spettacolo, ma serve avere qualcosa anche nella vita, come la famiglia ad esempio, per me».

Lei fa ridere tutti, ma chi è che fa ridere lei?

«Rido molto e con tutti, non sono uno di quei comici spocchiosi che tengono il muso. Mi piacciono in particolare Cremona o Forest, la comicità con la magia, ma mi piace ridere anche per quello succede a tavola con gli amici. E poi se rido, ride anche la vita».

Nella sua agenda?

«Tali e quali, Tale e quale Sanremo, la tournèe con questo spettacolo Nun te regg più. Poi lavorerò a un progetto teatrale con Carlo Conti, è una sua idea».

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