Una mostra per lanciare messaggi di pace e di speranza, una mostra che è figlia dell’antica arte ceramica di Appignano, arte che arriva a noi dal Cinquecento. Rimarrà aperta fino al prossimo 1 febbraio la mostra di presepi in ceramica creati all’interno di bottiglie, nel chiostro del convento dei frati di Forano di Appignanio.
La ceramica
Sono 16 le opere esposte, tutte creazioni realizzate a mano dalle ceramiste di Appignano dell’associazione AppCreativa, che rappresentano presepi in bottiglie, in ceramica a tecnica mista. Oggetti dove terra, acqua, fuoco danno vita a scene che trasmettono, oltre ai messaggi universali di pace, anche quelli degli artisti, che hanno lavorato seguendo la tradizione del borgo di Appignano. Tra le opere che si possono vedere, c’è un albero di natale addobbato con 60 opere ceramiche, o la bottiglia, realizzata come a riprodurre un paesaggio del presepe, e all’interno Maria, Giuseppe e il bambinello. L’opera, realizzata da Loretta V., riporta anche il pensiero dell’artista: «La sacra famiglia è l’esempio per tutte le famiglie, è associata all’amore, alla gioia e alla protezione di essa». Ancora il pensiero di Silva G. che ha scritto, tra l’altro, «perché ci sia pace nel mondo ci deve essere pace nelle nazioni», richiamando poi la pace nelle città, tra vicini, in casa e nei cuori. Questo ha scritto accanto alla sua bottiglia, decorata come un castello nel borgo, con finestre e in basso la natività.
La tradizione
Una semplice bottiglia bianca, illuminata, fa da alloggio alla Sacra Famiglia, e Rosella B.
Desideri e preghiere, che verranno custoditi dai frati del convento di Forano. In un’apposita sezione della mostra, sono stati collocati anche quadri, opere pittoriche di artisti locali, che hanno lasciato il proprio messaggio creato con la loro arte. Rimanendo in tema presepi, però, nel convento, oltre alle bottiglie in ceramica c’è anche il presepio meccanico che hanno realizzato i frati. La sacra famiglia e i personaggi del presepe hanno come scenografia la riproduzione in scala del Convento. L’accesso e le visite alle opere sono consentiti tutti i giorni durante le funzioni religiose.