L’eredità unica di Vanvitelli: tutte le iniziative per il 250esimo anniversario della morte

L’eredità unica di Vanvitelli: tutte le iniziative per il 250esimo anniversario della morte
L’eredità unica di Vanvitelli: tutte le iniziative per il 250esimo anniversario della morte
di Lucilla Niccolini
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Sabato 2 Marzo 2024, 05:35 - Ultimo aggiornamento: 12:11

Nel nome di Luigi Vanvitelli, è giusto che le istituzioni collaborino. Tanto più se a fare da promotore e volano delle iniziative culturali è un ateneo. «Votata alla tecnologia, con le sue cinque facoltà scientifiche, l'Università Politecnica delle Marche vuole sviluppare progetti che coinvolgano la comunità nel recupero della sua identità culturale».

La presentazione

A scandire la dichiarazione d'intenti è il rettore Gianluca Gregori, che ieri ha introdotto, ad Ancona, al Rettorato, la presentazione delle “Conversazioni sull’eredità di Luigi Vanvitelli nelle Marche pontificie”. Erano presenti, in qualità di partner del progetto, due assessori del Comune, Anna Maria Bertini alla Cultura e Marco Battino alle Politiche Giovanili e all’Università, con la presidente dell’Ordine degli Architetti di Ancona, Viviana Caravaggi. Da remoto era in collegamento l'assessore regionale alla Cultura Chiara Biondi. Da parte di tutti è stato espresso il compiacimento per il progetto, coordinato dal professor Antonello Alici (docente di Storia dell'Architettura del Dipartimento di Ingegneria civile edile-Architettura Univpm), che prosegue le celebrazioni iniziate nel 2023, del 250esimo anniversario della morte di Vanvitelli. Si prefigge di divulgare e trasmettere in particolare ai giovani, la conoscenza di idee, tecniche e innovazioni, sviluppate dall'architetto-ingegnere fiammingo nelle Marche, non solo ad Ancona. Di questa città, egli riuscì a trasformare la “forma urbis” quando, nel 1732, ricevette l'incarico, da papa Clemente XII, di progettare interventi architettonici sul waterfront di Ancona, dopo l’istituzione del porto franco.

Ma l'opera vanvitelliana si è poi, grazie a illuminate committenze, allargata ad altri importanti centri delle Marche pontificie: Urbino, Loreto, Pesaro, Fano e Macerata.

Le due fasi

Il progetto si articola in due fasi: nella prima, “A scuola da Luigi Vanvitelli”, in collaborazione con l'Associazione nazionale insegnanti di storia dell'arte, sono coinvolti sessanta studenti dei licei anconetani Mannucci e Savoia-Benincasa, e Medi di Senigallia. Guidati da docenti, professori, ricercatori e dottorandi del corso di Ingegneria edile-Architettura di Univpm, i liceali hanno compiuto una ricognizione delle strutture vanvitelliane di Ancona.

Le hanno studiate con le metodiche di indagine che s'apprendono all'università, per poi esaminare i documenti dell'epoca, che sono conservati all'Archivio di Stato di Ancona. Una sorta di anticipazione degli insegnamenti impartiti nel corso di laurea, pensata anche in funzione di un orientamento “attivo” alla scelta della facoltà. A giugno, nella chiesa del Gesù, grazie alla collaborazione del Fai, saranno esposti i loro lavori di ricerca storico-artistica, e le elaborazioni fotografiche e in video, eseguite sui monumenti.

L’altra iniziativa riguarda il ciclo di conversazioni, aperte al pubblico, sull’eredità di Luigi Vanvitelli, che si terranno a partire da venerdì 15 marzo in sedi ancora in via di definizione. Saranno tenute da eminenti studiosi delle opere realizzate dal Vanvitelli, oltre che nelle Marche, a Roma e in particolare a San Pietro, e a Napoli. Il 4 luglio, il ciclo si chiuderà con la lezione di Werner Oechslin, massimo esperto della tecnica architettonica in età barocca.

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