Per celebrare la scadenza del decennale con un ultimo prestigioso appuntamento i responsabili del Festival hanno organizzato per stasera al Teatro dell'Aquila di Fermo (ore 21.15) un vero e proprio Gran Galà dal titolo "Le Marche in musica", ovvero una ricca festa musicale che per la prima volta farà convogliare nello stesso teatro alcuni tra i più rappresentativi artisti marchigiani. La serata, introdotta dallo storico dell'arte Stefano Papetti e con la conduzione di Valentina Lo Surdo, presentatrice Rai, è annunciata giustamente d'eccezione, posto che vi prendono parte in veste di protagonisti una trentina di artisti di alto livello disposti a proporsi con brani solistici ( di musica e canto) e con ensemble da camera in un ricco percorso tra le note.
Dell'allettante parterre di famosi nomi da concerto presenti all'evento fanno parte, tra gli altri, pianisti come Di Bella, Barbatano e lo stesso Sollini; sassofonisti come Mondelci, e chitarristi come Seneca e Marcotulli; le voci dei soprani Biccirè, Donzelli e Marcantoni, del mezzosoprano Carletti e del tenore Virgili; il quartetto d'archi dei Solisti Piceni e esecutori di rango al clarinetto, al flauto, al corno, al violino e al violoncello. C'è anche un pianista tredicenne, Jacopo Fulimeni, un talento per il quale si preconizza un brillante futuro. Nel corso della serata verrà anche consegnato il Premio "Una vita per la Musica" al M° Nazareno Allevi, musicista, compositore e direttore per oltre trent'anni della Banda di Porto San Giorgio e per molti anni dell'Istituto Musicale "G.Spontini"di Ascoli Piceno. Sandro Totti, pittore marchigiano di fama internazionale, ha donato per la festa una sua opera.
Marco Sollini, pianista italiano dalla solida formazione, ha raccolto nella sua carriera straordinari apprezzamenti dalla critica internazionale e da alcuni tra i più grandi musicisti contemporanei. Tra questi Jörg Demus, Vladimir Ashkenazy, Bruno Leonardo Gelber, Alexis Weissenberg, Sergio Calligaris ne hanno sottolineato la brillante tecnica e la sincerità musicale, evidenziandone le qualità di un suono smagliante, denso e profondo, di una mente curiosa ricca di capacità introspettive che riesce a far emergere anche nella musica più meccanica la magia del sentimento.
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