Vassallo è il Grande Gatsby al Teatro romano di Falerone: «È una storia d'amore, una riflessione sul passato che non si può replicare»

Vassallo è il Grande Gatsby al Teatro romano di Falerone: «È una storia d'amore, una riflessione sul passato che non si può replicare»
Vassallo è il Grande Gatsby al Teatro romano di Falerone: «È una storia d'amore, una riflessione sul passato che non si può replicare»
di Chiara Morini
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Giovedì 17 Agosto 2023, 03:00 - Ultimo aggiornamento: 11:06

FALERONE - Sarà un tuffo negli anni d’oro del jazz, nella New York degli anni Venti del secolo scorso, quello che Alessio Vassallo farà fare con “Il Grande Gatsby” al Teatro romano di Falerone. Lo spettacolo, prodotto da Ergo Sum e organizzato da Comune ed Eclissi Eventi, sarà in scena domani, venerdì 18 agosto, alle ore 21,15 (info 0734710111). 


La storia 

La storia raccontata nello spettacolo, che fa parte di “Metti un libro a teatro” (con cui Ergo Sum porta in scena i grandi classici della letteratura), è quella nota del libro di Francis Scott Fitzgerald, ripresa anche al cinema. «È importante raccontarla pure a teatro – spiega Vassallo – perché si dà al pubblico la possibilità di approcciarsi alla letteratura, anche chi magari può non conoscere questo libro, o chi ancora capita che non ne prenda proprio un in mano. Noi, rispetto al cinema e al testo, la raccontiamo in maniera multiforme». La storia di cui parla è quella di Jay Gatsby e dell’amore che prova verso la giovane Daisy. «È una storia d’amore per eccellenza – prosegue il protagonista – lui, Gatsby, ha tutto e finisce per prendere una villa solo perché è davanti a quella dove si trova la sua amata. È una grande riflessione sul passato che non si può replicare. E devo dire che vorrei anche farmi un tatuaggio su questo, con la frase, l’ultima, di chiusura del libro: “Così continuiamo a remare, barche contro corrente, risospinti senza posa nel passato”». Un personaggio ambientato un secolo fa, ma che sembra fatto anche per questi anni Venti che stiamo vivendo noi. «Oggi è tutto basato sulla velocità – commenta Vassallo – è tutto immateriale, i social puntano sulla ricchezza, sull’apparenza. Gatsby, con tutte le sue feste, metteva in mostra contenitori vuoti, come oggi forse sono i social». 

Il giovane Mimì

Questo è solo uno degli spettacoli che porta Vassallo ad interpretare personaggi creati da libri e/o romanzi.

L’attore, che il grande pubblico della tv ha conosciuto come Mimì Augello ne “Il giovane Montalbano”, spiega il motivo: «I libri sono fondamentali per il mio lavoro, perché permettono di capire più a fondo cosa pensa il personaggio che devo interpretare. Leggere libri è importante anche per i giovani attori. Per me è il motore della vita, i libri mi hanno permesso di visitare luoghi che altrimenti non avrei mai visto. Aprire un libro finisce inevitabilmente per farti conoscere te stesso». Leggere è importante, e Vassallo spiega che non legge un solo genere, ma «di tutto e di più. Come per “Il male oscuro” che dovrebbe debuttare a teatro (il Biondo di Palermo) nel 2024. In questo caso si parla del tema della depressione, un termine non ancora coniato al tempo del libro. E permette di entrare in un linguaggio diverso da quello di Gatsby, quello della mente. Berto, l’autore, ha ben centrato il tema».

La preferenza

Il suo autore preferito però non è Berto, ma John Fante, autore di Full of Life. Ma Vassallo, palermitano, non dimentica nemmeno il grande Andrea Camilleri: «Manca al mondo, tanto – dice – non solo per la sua narrativa. È stato un grande personaggio, perché raccontava la società, aveva un occhio stupendo su quello che accadeva. E a volte mi vien da chiedere cosa avrebbe pensato se fosse stato tra noi, all’epoca del Covid: chissà cosa avrebbe detto». Un attore, Vassallo, che spende il suo tempo libero dedicandolo alle persone che ama, la sua compagna, i suoi genitori, la famiglia. E se gli chiedete se un giorno tornerà ne “Il giovane Montalbano”, vi dirà che «tornare a Vigata è un grandissimo sogno». 

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