Elio e le Storie Tese, bufera social: lo spot McDonald's fa infuriare gli utenti. Il commento choc di Rocco Tanica

La band milanese accusata di "supportare il genocidio a Gaza" e di essersi venduta ai brand. E il tastierista risponde così

Elio e le Storie Tese, bufera social: lo spot McDonald's fa infuriare gli utenti. Il commento choc di Rocco Tanica
Elio e le Storie Tese, bufera social: lo spot McDonald's fa infuriare gli utenti. Il commento choc di Rocco Tanica
di Redazione web
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Sabato 30 Dicembre 2023, 08:41

Sulla piazza ormai da oltre 40 anni, Elio e le Storie Tese sono una delle band più apprezzate nel panorama musicale italiano: per la simpatia dei loro testi, ma anche e soprattutto per la bravura dei suoi musicisti, dei veri e propri fuoriclasse. Negli ultimi giorni però gli "Elii" sono finiti nel mirino dei social da parte di alcuni utenti, che hanno preso d'assalto le loro pagine social accusandoli di essersi venduti e anche di peggio. 

Elio e le Storie Tese, cosa è accaduto

Tutto è partito dalla pubblicazione da parte della band di uno spot di McDonald's sul loro profilo Instagram: un video come tanti altri, che però i "fan" (se di fan si può parlare) non hanno preso bene. Elio e le Storie Tese sono stati infatti accusati prima di «fare troppe pubblicità», poi addirittura di essere "filo-israeliani" per il sostegno a McDonald's, infine di «supportare il genocidio a Gaza» e dulcis in fundo di essere «nazisti». «Ma avete davvero così bisogno di soldi?», chiede un utente. «Ma non eravate quelli di Parco Sempione?», scrive un altro, in riferimento a uno dei brani cult della band.

E poi: «Dopo 45 sold out e i diritti dei vinili rivenduti alla Universal pensavamo che i soldi entrassero a gogò».

E ancora: «C'è qualche brand a cui non vi siete ancora venduti?». A quel punto da Rocco Tanica, storico tastierista del gruppo, è arrivata la risposta choc: «Tua madre. Budget troppo basso». Risposta che ovviamente ha scatenato ancora di più le orde di haters sui profili della band, con altri insulti e critiche, in un loop infinito che sembra non finire mai. 

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