Dardust e la data zero del “Storm and Drugs Tour 2021”: «Riparto dalla mia Ascoli»

Dario Faini, in arte Dardust
Dario Faini, in arte Dardust
di Filippo Ferretti
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Sabato 19 Giugno 2021, 08:25

ASCOLI - Questa sera alle ore 21 in piazza del Popolo, con la data zero dello “Storm and Drugs Tour 2021”, Dario “Dardust” Faini riparte proprio da Ascoli, la sua città.


Cosa si prova? 
«Una vera emozione. Qui c’è la mia vita. Senza il progetto Dardust non ci sarebbe il resto: l’autore, il produttore. Tutto è nato qui, in un contesto profondamente ascolano, con i miei musicisti Marcello Piccinini e Vanni Casagrande, con il mago delle luci Pietro Cardarelli, con il fotografo Alessio Panichi».

 
Dopo tanti concerti in teatro, stavolta in piazza. Cosa cambia? 
«Il Ventidio Basso è sempre lo scenario ideale ma la cornice di piazza del Popolo è pazzesca, in un contesto quattrocentesco dove andrò a proporre il mio repertorio, che unisce l’elettronica alle sonorità classiche. Tornerò ad esibirmi nel salotto cittadino a sei anni dall’ultima volta, per la presentazione dal vivo del primo album del progetto Dardust, “Seven”. Ma l’incredibile sarà poter suonare nuovamente dal vivo».


Dopo la pubblicazione di “SAD, Strorm &Drugs” ci fu solo la possibilità di un’uscita live, il 27 febbraio 2020 a Bologna. E poi?
«E poi c’è stata la pandemia, lo stop ad ogni uscita pubblica. Ho studiato armonia e composizione, letto libri, ascoltato musica. Ho scritto tanti brani. Un periodo strano, privo di interazione fisica ma denso di interazioni virtuali».


A parte la suggestiva apparizione in tv del Primo Maggio 2020 e la travolgente esibizione all’ultimo Sanremo. Anche lì c’era più che qualcosa di Ascoli...
«All’Ariston ho voluto i tamburini della Quintana.

Saranno protagonisti sul palco anche in questo spettacolo: sono dodici e mi affiancheranno nel brano “Bardaggin”. Rispetto all’apparizione sanremese saranno più numerosi, perchè appartengono a tutti i sestieri della rievocazione storica».


Tante carriere sono abbinate al suo tocco magico. Gli ultimi trionfi portano il nome di Mahmood, Elodie, Sangiovanni, RKomi, Irama, Madame. Nel futuro cosa c’è?
«Ci sono tanti nomi nuovi della scena “urban” con cui mi piacerebbe lavorare. Il sogno sarebbe di poter creare qualcosa con lo statunitense Kendrick Lamar! Intanto accontentiamoci dell’Italia. Come Dardust è invece dare vita a un tour europeo prima di abbracciare un progetto ispirato al Giappone».

E nelle Marche?
«Innanzitutto lo “Storm and Drugs Tour” il 31 luglio a Pesaro. E poi ad Ascoli riavremo il Memorial Troiani, la manifestazione che curo da anni a favore della ricerca delle leucemie e dell’attività portata avanti dall’Ail e dal reparto di Ematologia di Ascoli».

E in quella occasione il suo legame con la città si rinsalderà di nuovo portando sul palco Saturnino. 
«Non solo. Giovanni Allevi, Saturnino e io abbiamo fatto parte della stessa scuola di musica, lo “Spontini”. Con Saturnino, in particolare, ci siamo ritrovati lo scorso anno nell’edizione 2020 del memorial al Ventidio Basso. Ed è stato toccante».

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