​All'Anfiteatro di Castelleone di Suasa
Giovanardi e Nove per Apriti Sesamo

​All'Anfiteatro di Castelleone di Suasa Giovanardi e Nove per Apriti Sesamo
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Giovedì 4 Giugno 2015, 20:40 - Ultimo aggiornamento: 20:51
ANCONA - Una serie di iniziative volte a coinvolgere e comunicare al meglio i luoghi magici dell’arte del nostro territorio. Questa la mission che da quest'anno il Sistema Museale della Provincia di Ancona, in particolare nella persona di Mattia Morbidoni Presidente del Sistema Museale, ha deciso di mettere in campo. E tra le tante manifestazioni già svolte, ne arriva una che ha tutte le caratteristiche per diventare un punto di riferimento a tutti gli effetti.

Basta prendere alcuni tra i più suggestivi luoghi d’arte della nostra provincia, dove allestire un palco su cui far esibire i migliori poeti e i migliori musicisti su campo nazionale, e abbinarci delle aperture straordinarie degli stessi luoghi d’arte per il pubblico presente agli spettacoli.



E dopo l'inaugurazione con Cristiano Godano e Giancarlo Onorato alla galleria d'arte contemporanea di Arcevia (9 maggio) e i successivi appuntamenti al Chiostro San Domenico di Fabriano, il Museo Civico di Osimo e il delizioso Teatro Ridotto delle Muse di Ancona, la rassegna Apriti Sesamo si concluderà sabato 6 giugno al suggestivo Anfiteatro Romano di Castelleone di Suasa in provincia di Ancona con uno spettacolo sui generis che unisce, come nella mission della rassegna, la poesia alla musica.

Infatti sul palco saliranno Mauro Ermanno Giovanardi e il poeta Aldo Nove.



IMPORTANTE

Si comunica che l'iniziativa parallela, prevista nel medesimo fine settimana nell'area archeologica di Castelleone di Suasa, che avrebbe visto la rappresentazione di battaglie dell'epoca romana con tanto di figuranti e gladiatori, è stata rinviata per motivi logistici alla fine di giugno in data da destinarsi. La nuova ricollocazione dell'evento sarà opportunamente comunicata dal Sistema Museale della Provincia di Ancona.





TUTTA LA LUCE DEL MONDO

Prendendo spunto dai temi del libro di Aldo Nove "Tutta la luce del mondo" (edito da Bompiani), Mauro Ermanno Giovanardi e Aldo Nove si incontrano in scena per dialogare, intrecciando i loro linguaggi stilistici, sui temi della ricerca interiore e della spiritualità, in chiave moderna, laica e universale.

Temi importanti in questi nostri anni nei quali sembra dominare l’apparenza, la superficialità, il correre veloce. Tempi nei quali conta di più il “cosa sembra” rispetto al “cosa è”, l’ ”adesso e subito” più che l’avventura della ricerca, un assolutismo cieco e violento più che l’incontro sulla base di differenti spiritualità. Le letture e le musiche come incontro di prospettive, viaggi interiori verso una dimensione comune quanto ineffabile. La magia della musica e della poesia. A far da collante il pianoforte di Gianluca De Rubertis (Il Genio).



A quattro anni dall’ultimo cd di inediti che lo portò sul palco dell'Ariston con Io Confesso, e a 2 dal fortunato lavoro con i Sinfonico Honolulu che gli è valso la Targa Tenco 2013 come miglior interprete, Mauro Ermanno Giovanardi (Joe), ritorna finalmente con un suo album tutto nuovo, prodotto da Produzioni Fuorivia, distribuito da Egea e con la produzione artistica di Leziero Rescigno e Roberto Vernetti con il contributo irrinunciabile dello stesso Giovanardi: Il Mio Stile.



Il Mio Stile mutua il suo nome dall’unica cover presente nel nuovo disco, Il Tuo Stile di Leo Ferrè, brano potente, dove ogni parola è un macigno e col quale cimentarsi è un'impresa. “Dopo anni di elaborazione ho trovato la mia chiave di lettura. Malsana, ruvida, ispirata. Maledettamente punk. Ed è una scelta precisa che sposta necessariamente le coordinate”.



Disincantato, sexy, soul, sincero, e sempre con tanto immaginario cinematografico: così si potrebbe sintetizzare lo spirito di questa nuova raccolta di testi e musica, pensata come un film a episodi coi colori della Nouvelle Vague e del cinema di Quentin Tarantino.



Aldo Nove

Aldo Nove (Viggiù, 1967), pseudonimo di Antonello SattaCentanin, è l’ultimo classico della letteratura italiana del secondo 900. Divide da sempre la sua produzione tra poesia e prosa . Al folgorante esordio di “Woobinda e altre storie senza lieto fine” pubblicato ormai quasi un ventennio fa dando origine alla generazione dei cosiddetti “cannibali”, hanno fatto seguito numerosi romanzi e raccolte di versi per i maggiori editori italiani tra i quali l’ultimo “Tutta la luce del mondo”(Bompiani) dedicato a S. Francesco e l’imminente “Un bambino piangeva” (Mondadori). Imminente anche l’uscita del film “La vita oscena” tratto dal fortunato romanzo autobiografico edito da Einaudi.
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