Le Marche protagoniste nel panorama musicale internazionale, è Giambattista Tofoni a dirigere la Europe Jazz Network

Le Marche protagoniste nel panorama musicale internazionale, è Tofoni a dirigere la Europe Jazz Network
Le Marche protagoniste nel panorama musicale internazionale, è Tofoni a dirigere la Europe Jazz Network
di Chiara Morini
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Sabato 23 Settembre 2023, 02:00 - Ultimo aggiornamento: 11:31
ANCONA - Le Marche protagoniste nel jazz internazionale: a dirigere la Europe Jazz Network c’è Giambattista Tofoni di Grottazzolina, tra i fondatori, nel 1987, dell’associazione che ad oggi conta 200 soci in 35 differenti paesi. 


L’associazione 


«Paesi europei – spiega Tofoni – andando dall’Islanda alla Spagna, dalla Francia all’Italia, passando anche per alcuni extra Europa, come ad esempio Turchia, Australia o Israele». Tra i soci ci sono festival nazionali, club, organizzazioni e i numeri delle attività sono davvero imponenti. Le Marche hanno due soci all’interno della Europe Jazz Network, il festival Ancona Jazz e l’organizzazione di Tam, tutta un’altra musica, e RisorgiMarche. Tofoni dirige uno staff di cui fanno parte anche il pordenonese Stefano Zucchiatti e Francesca Cerretani di Porto Sant’Elpidio. «Ogni anno – prosegue Tofoni – sono circa 40mila i concerti che si organizzano in tutti i paesi. Siamo una delle poche reti che riceve finanziamenti dal programma Creative Europe e ciò che facciamo è mettere insieme progetti specifici anche per far emergere giovani artisti. Più soci insieme organizzano tour per questi artisti che vanno in giro per i festival. Questo è solo uno dei tanti progetti che portiamo avanti». Tra questi anche un contest internazionale, lo Zenith Award, riservato a giovani artisti: l’anno scorso ha vinto uno svizzero, quest’anno, un gruppo di tre donne francesi. «Si tratta – spiega Tofoni – delle Nout, che contano una flautista, una suonatrice d’arpa elettronica e una batterista: sono straordinarie e hanno già fatto oltre 100 date in tutto il mondo.

Sono un esempio per la musica creativa il loro è uno splendido jazz elettronico».


Le attività 


Tra le ultime attività promosse, una grande conferenza, svoltasi la scorsa settimana a Marsiglia. «Una conferenza internazionale – spiega il direttore Ejn – alla quale hanno partecipato 500 delegati da 40 paesi europei, strutturata in tre giorni, stile Ted, con tavoli di lavoro nei quali s’è parlato di musica creativa e di jazz, ma anche di elettronica e pop, che ben si sposano col jazz, che è anche sperimentazione e creazione di nuove forme musicali». Diversi i principi che guidano l’azione della Europe Jazz Network, a cominciare dall’attenzione verso la sostenibilità ambientale nell’ambito della quale, dice Tofoni, «noi finanziamo la rete che è più sostenibile. Abbiamo attenzione anche per le pari opportunità, cerchiamo di favorire le presenze femminili davanti e dietro le quinte (sul palco, quindi artiste, ma anche manager o promoter). Sono previste premialità per i soci che programmano più donne e noi stessi, nell’ultima elezione del Cda, abbiamo aumentato le quote rosa: su otto sono cinque le donne entrate nel Consiglio». Il confronto, infine, che non si estrinseca solo con attività come la conferenza di Marsiglia. «Si organizzano scambi tra i vari staff, in stile Erasmus, così si crea una comunità di interscambio». Sul locale, però, Tofoni chiude dicendo che «in zona registriamo il disinteresse di alcuni comuni del Fermano dopo aver ospitato in passato i più importanti artisti della scena internazionale e nazionale (Da Stefano Bollani a Paco de Lucia, Brad Mehldau e Pat Metheny, per citarne solo alcuni). Peccato, non mancano certo le idee e le opportunità».

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