La Geometria Sacra con le sue forme che ci aiutano nella vita, la parola all'esperto ricercatore esoterico Zizzi

Pierluca Zizzi
Pierluca Zizzi
di Anna Maria Morsucci
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Venerdì 12 Marzo 2021, 08:17

ANCONA - In ogni cultura, in tutte le epoche, le civiltà hanno sviluppato o creato simboli con forme e significati vicini alle esigenze della propria cultura. La Geometria Sacra è la disciplina che studia queste forme nei fenomeni di larga portata come religioni, comunicazione di massa, mistica, esoterismo e magia. Tali significati non sono solo estetici o meramente storici ma vicini a quello che noi moderni chiameremo linguaggio dell’inconscio, insomma: una trasposizione delle leggi naturali che rapportano intuizione, razionalità e azione sulla realtà fisica.

La sezione aurea con cui è fatto anche il logo dell’Alchimista all’Opera, per esempio, è una successione di numeri che, riportata alla geometria, ricorre in tante forme naturali e opere d’arte. Nel abbiamo parlato con Pierluca Zizzi, che ha scritto due libri su questo tema. «Per alcuni la Geometria Sacra è una vera e propria scienza - spiega Zizzi - per altri è una tradizione rigidamente codificata, per me è una via di ricerca che trae dal passato le forme più note e cerca nel presente quelle meno utilizzate, per proporre al futuro un nuovo linguaggio di proporzioni e simboli che ci migliorino e che ci definiscano». 


In architettura, la Geometria Sacra è stata usata nella pianificazione e costruzione di edifici religiosi, monumenti e complessi vari, altari, tabernacoli o dipinti, sculture o anche spazi sacri, perché significati simbolici e sacri sono attribuiti a certe forme o proporzioni geometriche. «Immagina gli umani del neolitico immersi in un ambiente di forme naturali - prosegue Zizzi - i nostri progenitori erano attratti dalle poche figure che noi definiamo geometriche come i cerchi perfetti del Sole e della Luna.

Passarono dunque a rappresentarle e a scolpirne per avere con esse un rapporto strumentale e contemporaneamente molto intimo. Anche il tracciare una figura sul corpo che sia ben proporzionata con la testa e che rappresenti qualcosa di sacro per chi espone tali disegni era un atto che utilizzava le leggi naturali della Geometria Sacra, delle forme e delle loro funzioni». 


Le civiltà antiche adottarono queste geometrie per progettare e costruire i loro luoghi più importanti. «L’abbandono progressivo di tali geometrie e delle loro leggi - prosegue Zizzi - ha causato una disarmonia nelle forme delle nostre città, degli oggetti che usiamo e dunque nei pensieri e nella vita di tutti noi. Riprendere queste antiche conoscenze, approfondirle in tutte le discipline e le scienze umane, apporterebbe potere, significato, bellezza e armonia nella vita». I simboli proposti da Pierluca Zizzi sono strumenti pratici per l’elevazione spirituale. «Esporre nella propria casa un simbolo in proporzione aurea con profondi significati tradizionali - conclude - può migliorare la vita e i pensieri degli abitanti, può favorire alcune azioni vicine, per somiglianza, al simbolo o alle forme date all’ambiente. Un esempio per chiarire: tre simboli lunari rapportati bene tra di loro e dipinti su un muro del luogo che si usa per meditare apporta frequenze fortemente vicine al sogno, alla profondità interiore, alla parte femminile della mente di ognuno».

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