Grunbein: "Poesia e Italia
contro l'omologazione"

Grunbein: "Poesia e Italia contro l'omologazione"
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Domenica 24 Agosto 2014, 18:22 - Ultimo aggiornamento: 18:24
ANCONA - La poesia non un bene di consumo che si compra al supermercato, ma l'espressione di un rapporto intimo tra l'opera e il singolo lettore. Rappresenta il massimo dell'individualismo e la sua funzione sociale quella di combattere l'omologazione culturale. A dirlo è Durs Grunbein, considerato uno dei maggiori poeti europei contemporanei, che a Portonovo di Ancona ha presentato una selezione di suoi componimenti, parte dei quali ancora inediti in Italia, nell'ambito del nono festival La Punta della Lingua. Nato a Dresda nel 1962, quando la città era ancora sotto il dominio sovietico, vissuto per 30 anni a Berlino, Grunbein si è trasferito da un anno a Roma perchè, dice parafrasando Nietzsche, «ogni tedesco ha bisogno di una dose giornaliera di italina (vale a dire italian-insulina), droga ancora legale». E sull'Europa, «che a forza di riforme rischia di distruggere la diversità delle sue regioni e delle sue piccole imprese», afferma: «sono d'accordo con Renzi quando disse che l'Europa è una vecchia noiosa zia. Tutti abbiamo pensato parlasse della Merkel».



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