Un omaggio competitivo per “Il corto dei corti” dell'ultimo decennio

Il logo di Corto Dorico rEsiste
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di Giovanni Guidi Buffarini
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Mercoledì 9 Dicembre 2020, 14:35

ANCONA - Oggi comincia il campionato. Non di curling in costume da bagno, pinne e boccaglio, non di bambole pettinate, non di torte sbruciacchiate o a dirla tutta completamente carbonizzate. Oggi comincia un campionato serio, la Corto Dorico Cup, omaggio competitivo ai cortometraggi premiati alle ultime dieci edizioni di Corto Dorico. Il vincitore, il Corto dei Corti, sarà deciso dal pubblico che potrà esprimersi attraverso il sito del Festival, Cortodorico.it.
Ventidue i cortometraggi ammessi alla manifestazione, tutti quelli che, fra il 2010 e il 2019, hanno ottenuto il Premio della Giuria e il Premio del Pubblico. Spietata la formula: eliminazione diretta. I film saranno visibili e votabili per 24h, a partire dalle ore 14. Gli ottavi di finale iniziano oggi e termineranno il 17 dicembre. I quarti si svolgeranno dal 21 al 30, le semifinali dal 4 all’8 gennaio, la finalissima l’11 gennaio.
I corti finalisti riceveranno un premio in denaro, e il vincitore sarà proiettato durante la prossima edizione del Festival - dal 20 al 28 marzo - alla presenza dell’autore. I protagonisti del match odierno sono: “Parru pa Tia” di Giuseppe Carleo, “Inanimate” di Luca Bulgheroni e “La legge di Jennifer” di Alessandro Capitani. Saranno protagonisti delle sfide successive: “37°4 S” di Adriano Valerio, “Bellissima” di Alessandro Capitani (ancora lui), “Cose Naturali” di Germano Maccioni, “Futuro Prossimo” di Salvatore Mereu, “Good News” di Giovanni Furnu, “How I Didn’t Become a Piano Player” di Tommaso Pitta, “Indimenticabile” di Gianluca Santoni, “Io Sono Qui” di Mario Piredda, “La Valigia” di Pier Paolo Paganelli, “Matilde” di Vito Palmieri, “Metachaos” di Alessandro Bavari, “Omero Bello di Nonna” di Marco Chiarini, “Oroverde” di Pierluigi Ferrandini, “Peggie” di Rosario Capozzolo, “Sol de Agosto” di Franco Volpi, “Sotto Casa” di Alessio Lauria, “Tabib” di Carlo D’Ursi e “Vai col Liscio” di Pier Paolo Paganelli, due titoli in lizza anche per lui.
Giova ricordare che parecchi fra i partecipanti alla Corto Dorico Cup sono stati successivamente insigniti di prestigiosi riconoscimenti in Italia e all’estero. “A Casa Mia” ha vinto il David di Donatello nel 2017, “Bellissima” nel 2016, “37°4 S” nel 2014 e anche una Menzione Speciale al Festival di Cannes.

Corto Dorico scopre talenti. E non è un caso che, oltre ai cineasti summenzionati, per Ancona siano transitati Simone Massi, Pippo Mezzapesa e Ivan Gergolet, Andrea Jublin, Paolo Zucca, Michele Alhaique, Antonio Piazza e Fabio Grassadonia, Laura Bispuri, Enrico Maria Artale, Gabriele Mainetti, Giovanni Aloi, Carlo Sironi, Ciro D’Emilio. Il Festival, d’altro canto, proprio questo si propone in primo luogo: indagare il (vitalissimo) panorama del cinema breve portando all’attenzione del pubblico i migliori fra i giovani cineasti. La Corto Dorico Cup non esaurisce l’elenco degli appuntamenti online predisposti dai direttori artistici Daniele Ciprì e Luca Caprara. Da qui a marzo ci attendono anteprime, aggiornamenti, clip esclusive e molto altro. Stay tuned.

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