AdMed 2000 con Tosca, Giordano Bruno Guerri, Pino Petruzzelli e Branko Galoic

La presentazione di AdMed 2020
La presentazione di AdMed 2020
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Martedì 28 Luglio 2020, 05:25
ANCONA - Tosca, Giordano Bruno Guerri, Pino Petruzzelli e Branko Galoic sono  i protagonisti di AdMed2020.
Quattro spettacoli alla corte della Mole all’insegna della qualità e del talento degli artisti sul palco: sono le prime serate di Adriatico Mediterraneo 2020 nel cuore del lazzaretto.
Mercoledì 26 agosto apre Tosca con “Il suono della voce”: un incontro e poi un concerto che raccontano, attraverso parole canzoni e video, la tournée che ha portato l’artista in tre continenti, fra incontri, collaborazioni, scoperte di nuovi ritmi e atmosfere. Tosca, fresca vincitrice del Premio Tenco 2020, si racconterà al microfono di Michele Monina, accompagnando gli spettatori lungo le tappe del suo viaggio in Nord Africa, Brasile, Francia, Portogallo, per poi esibirsi in un inedito miniconcerto in trio. Giovedì 27 agosto salgono sul palco Pino Petruzzelli e Giovanni Seneca con “Bar Nostrum”, racconto tra parole e musica di un Mediterraneo fatto di bellezza e violenza, di poesia e sopravvivenza, di porti, lingue e profumi che attraversano secoli e frontiere. Bar Nostrum è una coproduzione tra il festival Adriatico Mediterraneo e il teatro ipotesi di Genova e sarà presentato a Ancona in prima assoluta. Ad affiancare Petruzzelli e Seneca sul palco ci saranno le voci di Anissa Gouizi e Frida Neri. Venerdì 28 agosto Giordano Bruno Guerri riporta tutti sull’altra riva dell’Adriatico con “Fiume, una storia italiana”, per raccontare la extra-ordinaria vicenda dell’occupazione dannunziana della città nel 1919: un’impresa che condensa lo spirito di un’epoca ma che anticipa anche molti aspetti del mondo di oggi, la spettacolarizzazione della politica, la propaganda, la ribellione generazionale, la rivolta gridata contro la finanza internazionale, il conflitto tra nazionalismi, il ribellismo e la trasgressione. La narrazione della vicenda sarà moderata da Matteo Tacconi e gli interventi musicali a cura di Renzo Ruggieri fisarmonicista di fama internazionale e direttore artistico del festival della fisarmonica di Castelfidardo. A chiudere Adriatico Mediterraneo 2020 saranno sabato 29 agosto i ritmi balcanici di Branko Galoic Quartet, che con le sue chitarre affonda nella tradizione della musica della Ex- Jugoslavia e unisce lo ska, il pop e la canzone d’autore, creando uno stile unico.
 I concerti all’alba alla scalinata del Passetto di Ancona tornano e crescono. Non più tre appuntamenti come negli anni passati, ma quattro concerti alle 6 del mattino per iniziare la giornata vedendo sorgere il sole in uno dei posti più belli di tutta la costa adriatica. Si parte mercoledì 26 con l’etno folk degli Oidipnoi che con “Pontos”, raccontano la loro Sicilia e il suo mare. Giovedì 27 sono Katia Ghigi e Michele Rossetti, violino e pianoforte, a dare il buongiorno ad Adriatico Mediterraneo con un programma interamente dedicato ai gioielli del barocco. Venerdì 28 il quartetto di Form Musicauna Ensemble apre la giornata con un viaggio eclettico tra Bernstein, Nino Rota, Kurt Weill e Astor Piazzolla. Sabato 29 alla scalinata del Passetto si incontrano la Sardegna di Nico Casu e Gianluca Dessì e la Provenza di Renat Sette per un concerto che mixa in maniera inaspettata canto tradizionale e improvvisazione jazzistica.
 Tre cicli di incontri per esplorare i temi caldi del Mediterraneo: sono gli appuntamenti di Adriatico Mediterraneo 2020 per approfondire cosa si muove sulle sponde dell’area mediterranea. Per “Diritti e Doveri”, il ciclo di incontri organizzato in collaborazione con il Garante Regionale dei Diritti della Persona, ci saranno due incontri: il primo un focus su “Islam, diritti e democrazia: cosa succede in Turchia” e il secondo su “I diritti dei minori nell’epoca del Coronavirus”. Entrambi gli incontri sono in via di definizione. Sempre in collaborazione con il Garante Regionale dei Diritti, con Regione Marche e con il Segretariato dell’Iniziativa Adriatico Ionica si terranno altri due importanti incontri che segnano il ventennale della Dichiarazione di Ancona. Gli incontri, entrambi con la partecipazione di rappresentanti istituzionali dei diversi Paesi coinvolti, si terranno nei due giorni precedenti all’inaugurazione ufficiale di Adriatico Mediterraneo Festiva: il primo è un meeting che si terrà lunedì 24 agosto e riguarderà “I diritti dei minori nell’area macroregionale”; il secondo è invece un webinar in programma per martedì 25 agosto su “I diritti fondamentali e l’allargamento dell’Unione Europea”. I 20 anni della Dichiarazione di Ancona vengono approfonditi e contestualizzati anche grazie a due incontri a cura del giornalista Matteo Tacconi. Il primo si tiene mercoledì 26 agosto alle 18.30 alla Sala Boxe della Mole: “Guerre e pace nei mari della storia” vuole scavare nel Mediterraneo come mare madre della Storia, e l’Adriatico-Ionio come un suo grande capitolo. Una riflessione tra antico e moderno con Federico Fioravanti, direttore del Festival del Medioevo di Gubbio e Kristjan Knez, presidente della Società di studi storici e geografici di Pirano, in Slovenia. Sabato 29 agosto alle 18.30 allo Spazio Cinema Matteo Tacconi conduce l’incontro “Geopoetica dell’adriatico ionio” un incontro tra Storia e storie per esplorare i tanti e mutevoli caratteri del bacino adriatico-ionico, modellati e mescolati da un continuo interscambio culturale. Intervengono Raul Pupo, storico dell’Università di Trieste, Luci Zuvela, allieva di Predrag Matvejević, Flavia Frisone, storica dell’Università del Salento. Nascono invece dalla solida collaborazione tra Amnesty International Marche e Adriatico Mediterraneo due incontri che affrontano due questioni centrali per l’Italia e per tutto il Mediterraneo: i diritti umani nella Libia al centro dei flussi migratori, e il caporalato e i diritti dei lavoratori in agricoltura. Il primo incontro si tiene mercoledì 26 alle 17.00 allo Spazio Cinema della Mole: la giornalista Francesca Mannocchi e il portavoce di Amnesty international in Italia Riccardo Noury dialogano su “Libia, il naufragio dell’umanità”, un confronto per raccontare il dramma dei diritti umani sull’altra sponda del Mediterraneo. Venerdì 28, sempre alle 17.00 allo Spazio Cinema della Mole, si parla di “Sotto Padrone. Uomini, donne e caporali nell'agromafia italiana. Regolarizzazioni e decreti sicurezza”, con Marco Omizzolo, sociologo Eurispes che ha lavorato per diversi mesi come bracciante infiltrato nelle campagne pontine sotto caporale indiano e padrone italiano e che in seguito alle minacce ricevute per il suo lavoro da due anni vive sotto vigilanza da parte delle forze di polizia. L’incontro è organizzato in collaborazione anche con Libera Ancona Presidio Rocco Chinnici.
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