Statali, ok al rinnovo del contratto per i dirigenti enti locali: «256 euro in più in busta paga, oltre 11mila di arretrati»

di Redazione web
Lunedì 11 Dicembre 2023, 22:23 | 2 Minuti di Lettura
Statali, ok al rinnovo del contratto per i dirigenti enti locali: «256 euro in più in busta paga e oltre 11mila di arretrati»

Statali, ok al rinnovo del contratto per i dirigenti delle Funzioni Locali. Aran e sindacati lo hanno sottoscritto nella giornata odierna, al termine di una complessa trattativa, annuncia il ministro per la Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, esprimendo «grande soddisfazione per la firma del rinnovo della tornata 2019-2021, che si avvia così verso la conclusione».

Statali, ok a contratto dirigenti

L’accordo riguarda in particolare i circa 13.640 dirigenti di Regioni ed enti locali – nonché segretari comunali e provinciali e dirigenti del ruolo amministrativo, tecnico e professionale della sanità – e prevede un incremento medio di 256 euro per 13 mensilità, pari al 3,78%, a cui si può aggiungere un ulteriore 0,22% del monte salari per incrementare la retribuzione di risultato.

Gli arretrati medi ammontano invece a circa 11.200 euro. Previste anche importanti novità per la busta paga dei segretari degli enti locali, con una voce aggiuntiva del 25% per le sedi convenzionate e un aumento del 15% per la retribuzione di posizione in capoluoghi, province e città metropolitane.

Le parole del ministro Zangrillo

«L’intesa odierna – sottolinea il Ministro Zangrillo – completa di fatto il versante dirigenziale dei contratti 2019-2021, un passaggio importante per liberare il campo dei negoziati e aprirlo ai rinnovi 2022-2024 per cui la Manovra in discussione in Parlamento stanzia ben 7,3 miliardi di euro. Abbiamo recuperato in un solo anno il grave ritardo per cui al mio insediamento c’erano ancora 2,4 milioni di dipendenti senza contratto. Sono certo che con lo stesso spirito d’urgenza Aran e sindacati, che ringrazio per il confronto trasparente e costruttivo, sapranno avviare al più presto le trattative per la nuova tornata nell’interesse di tutti i 3,2 milioni di dipendenti pubblici».

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