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Lunedì 30 Ottobre 2023, 10:42 - Ultimo aggiornamento: 19:42 | 3 Minuti di Lettura

Pane e pesce spada: che delizie da Spadù

Pane e spada, questa la promessa mantenuta da Spadù, l’originale locale di via Bezzecca 7 a San Benedetto del Tronto (www.spadu.it), dove gustare panini e secondi piatti con protagonista il pesce spada. Un angolo da sogno nell’isola pedonale della cittadina rivierasca: per chi apprezza cibo sfizioso, elaborato con garbo e semplicità. Un localino di 45 metri quadri, ricercato nello stile e nel design, che richiama in chiave contemporanea le antiche pescherie.

La scommessa

Fabio Fantozzi e Sara Arena hanno portato avanti la riuscita scommessa di Spadù: «Abbiamo scelto di non friggere nulla e di non surgelare niente. Il pescato arriva direttamente dallo stretto di Messina due volte a settimana, tutti i prodotti sono freschi - spiega Fabio - e abbiamo scelto la qualità. Anche il pane che serviamo è una ricetta esclusiva per Spadù: lo abbiamo fatto calibrare da un esperto di farine biologiche che ha costruito una ricetta ad hoc per noi. Il pane non è congelato: ci viene consegnato cotto al 70% e noi completiamo la cottura, sfornandolo caldo». Ogni anno Sara e Fabio vanno in Calabria a Scilla, terra d’origine di Sara: l’idea di aprire Spadù è nata gustando i tipici panini al pesce spada che si mangiano ai chioschi e agli chalet, con una materia prima eccellente. Perché non portare questa meraviglia a casa? Fabio è abruzzese e Villa Lempa è a un tiro di sasso da San Benedetto. Per questo progetto ci voleva aria di mare! Apertura il 30 ottobre del 2021: adesso si avvicina il secondo compleanno di Spadù. «Non siamo del mestiere - entrambi odontotecnici - ma siamo la dimostrazione che non ci vogliono trent’anni di esperienza per fare le cose per bene» scherza Fabio. Ogni anno a marzo arriva un nuovo panino in carta. La new entry 2023 è Zeus: ciabatta semi integrale, trancio di pesce spada, pomodoro pachino, olive verdi, origano, olio evo pregiato di Puglia, aglio, con tutti gli ingredienti cotti in vasocottura. Il gusto dei panini dai nomi epici - Priamo, Tritone, Ulisse, Achille, Paride, Poseidone, oltre all’acclamato Spadù - invitano ad assaggi ripetuti: ogni ingrediente è stato selezionato e nel menù ci sono anche secondi piatti con pesce spada cucinato in tranci, in involtini o in deliziosi arrosticini, richiestissimi dai bambini per la gioia dei genitori. «Sara è bravissima in cucina e sono sue tutte le ricette. Anche gli involtini e gli arrosticini sono preparati ogni giorno. Gli arrosticini sono particolarissimi perché il pesce spada è un prodotto che deve saper essere trattato, per evitare che sia stopposo, e noi riusciamo a proporre una arrosticino fantastico».

La sorpresa dei dolci

I dolci? Anche quelli una sorpresa. Il cannolo siciliano è frutto di un felice connubio fra la cosiddetta “scorza”, la cialda, selezionata a Messina mentre da Palermo arriva la farcia, coronata da pregiato pistacchio di Bronte Dop. Il tiramisù fa rimpiangere di averlo finito troppo in fretta. Qui la ricetta stavolta è di Fabio, che ne è cultore appassionato. Spadù ha ricevuto menzioni su note guide food e ora l’avventura si fa ancora più interessante: «Il progetto e l’investimento sono partiti con l’idea che potesse espandersi - conclude Fabio -, abbiamo richieste da altre regioni e addirittura da Malta per aprire altri Spadù in franchising». Stessa equilibrata bontà, identica qualità, medesima accoglienza cordiale.

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