Mara Venier nella bufera, Lilli Gruber la difende: «Lasciata sola con la patata bollente»

di Dajana Mrruku
Martedì 13 Febbraio 2024, 10:35 | 1 Minuto di Lettura

Lo scontro tra Giannini e Bocchino

In studio c'erano anche l'editorialista di Repubblica, Massimo Giannini e il direttore editoriale del Secolo d’Italia, Italo Bocchino e tra i due si è accesa un lunga discussione, partita con il primo che affermava: «Ma è possibile che con questa Tele Meloni, Mara Venier, che è la più straordinaria conduttrice televisiva che abbiamo, a 73 anni ha ancora il problema di dover rendere conto al funzionario Rai? Mara Venier ha zittito Dargen D’Amico, che ha detto una cosa totalmente neutra. Ho visto lo sguardo terrorizzato di Venier che probabilmente guardava il funzionario Rai, quello di cui parlava Renato Zero nella canzone Viva la Rai». Poi aggiunge: «E Tele Meloni ha persino un problema se un cantante dice ‘Stop al genocidio’ e un altro dice che i migranti apportano un importante contributo al nostro paese? E quando parlo di autocensura, mi riferisco a Mara Venier».

Italo Bocchino risponde più volte con: «Mara Venier è una persona seria e sa che in una trasmissione di spettacolo si parla di spettacolo, non si fa politica».

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